Amministrative, parla Adriana Poli Bortone: “Lecce città triste e che fa pena. Il civismo protagonista”

Per l’ex Sindaco necessario partire da un civismo aperto ai partiti, questa la direzione che da intraprendere per il rilancio del capoluogo.  

“Ho convocato questa conferenza stampa per fare precisazioni su alcuni argomenti di cui in questi giorni, come si dice a Lecce, ‘si parla a schiovere’. Non ho mai avuto alcuna intenzione di proporre una mia candidatura a Sindaco e non ho mai chiesto niente ad alcuno. È stato il direttivo di Forza Italia a proporla e lanciarla ritenendo, forse, fosse la mossa giusta per cercare di smuovere il centrodestra da una situazione di stallo e per affrontare un contesto difficile”, con queste parole, il Senatore Adriana Poli Bortone, ex primo cittadino del capoluogo, ha dato inizio alla conferenza stampa, convocata in fretta e furia, per rispondere ai rumors circolati nei giorni scorsi in città, circa una sua possibile candidatura a numero uno di “Palazzo Carafa”, a capo di una coalizione civica.

“Mi piace lavorare ai progetti, non alle candidature, non ho chiesto candidature, lo ribadisco e la proposta del mio nome è stata avanzata, ripeto, dal Direttivo di Forza Italia all’unanimità.

Il civismo futuro per la città

“Ci troviamo davanti a un progetto che dalle forze civiche sembra stia emergendo con grande forza progettuale, perdonatemi la ripetizione, ma che deve essere necessariamente aperto ai partiti. Vedo che a Lecce i partiti da soli non sono riusciti a esprimere granché, ma allo stesso tempo il civismo da solo, probabilmente non riuscirebbe a manifestare al massimo le sue potenzialità.

Non potete chieder a me se il centrodestra giungerà a una convergenza, bisognerebbe chiedere ai singoli partiti”.

Rammarico per la scelta di Delli Noci e altri di intraprendere altre strade

“Esprimo rammarico, e perché non dovrei farso, per il fatto che Alessandro Delli Noci e altri, abbiano deciso di intraprendere altre strade. La mia è un’amarezza che ha natura squisitamente politica. Chi fa politica tende sempre ad aggregare il più possibile per aumentare quello che è il consenso della sua parte. Purtroppo ciò è avvenuto ed è chiaro che oggi il centrodestra si trovi in oggettiva difficoltà”.

Lecce oggi

“Lasciatemelo dire: Lecce oggi è una città triste, che fa pena, manca una visione globale di una città di cultura che non ha bisogno di importazioni dal resto d’Italia per fare cultura e mi piacerebbe se si costruisse insieme un nuovo modello”.

Capitolo primarie

“Da tempi non sospetti sono contraria alle primarie. Non ci credo anche perché non sono regolamentate e fatte un po’ alla casalinga e le cose casalinghe non è che poi producano sempre buoni frutti.

Per l’unità del centrodestra un mio passo indietro qualora venga proposto un nome terzo? Non so se ci sia un nome secondo, un nome primo. Forza Italia è uscita con il mio nome, altri non so cosa abbiano fatto. Provo a leggere sui giornali, ma non riesco a trovare nulla di concreto. Non valuto alcun nome, sono una persona poi mi regolerò da persona su quello che intenderò fare. Niente di più e niente di meno.

Riguardo a una mia possibile candidatura, perché prefigurare scenari che ancora non sono delineati? Penso che veramente il civismo possa esprimersi anche con una sua candidatura, non parlo di me, ma faccio un discorso di carattere generale. Il civismo ha in tutte le sue espressioni persone che legittimamente potrebbero aspirare a rappresentare un momento di sintesi. Il problema non è fare sintesi solo sul civismo, ma tra civismo e partiti e questa potrebbe essere la formula vincente per il centrodestra. Mi auguro che con molta saggezza e, soprattutto, con grande realismo si voglia lavorare in questa direzione.

Se il fatto che il centrosinistra sia già partito con la campagna elettorale possa essere un vantaggio? Mi permetto di dire che questa, purtroppo, è una tragica banalità”.

Elezioni europee

“Per quel che riguarda le Elezioni europee voterò per il coraggio del Presidente Berlusconi. Il coraggio di chi scende in campo in prima persona, nonostante non ne abbia assolutamente bisogno, che vuole evitare populismi e che in Europa vuole che il polo moderato conti ancora”.

La destra

“Da ex missina mi piacerebbe che si aprisse un tavolo anche con la destra. Con quella destra che non ha timore delle sue radici. Una destra ricca di socialità entusiasmo e coraggio che bisogna ritrovare perché è un vero peccato averla perduta”.