Consiglio provinciale, tra bilancio di previsione e questione ex Lsu

Oltre all’insediamento del gasdotto in territorio di Melendugno, l’Assise ha approvato il bilancio di previsione 2013, oltre a discutere della questione degli addetti alla pulizia nelle scuole.

Dopo lo scontro e la discussione tanto attesa sull’insediamento del gasdoto Tap nel mare di San Foca, l’assise di palazzo dei Celestini è passato all’esame dell’assestamento generale del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, approvato, poi, con 21 voti favorevoli e 3 contrari (PendinelliRampino e Piconese).

Ad aprire la discussione sull’argomento la relazione dell’assessore provinciale al Bilancio Silvano Macculi “Con l’assestamento di bilancio si allinea definitivamente la situazione contabile alle necessità. Questo atto è caratterizzato quasi esclusivamente dall’esigenza di dover riassorbire l’ultimo e probabilmente definitivo taglio ai trasferimenti dello Stato. Ultimo e definitivo poiché, nella situazione ‘kafkiana’ in cui è la sorte delle Province, non si tratta più della loro soppressione o meno, in quanto le stesse sono state soffocate, strozzate, rese impotenti nell’operare per la riduzione dei problemi che attanagliano le scuole o la viabilità o l’assistenza sociale solo per citare alcuni degli ambiti di intervento”.
“Con l’assestamento 2013 –  ha proseguito Macculi – si prende definitivamente atto di quanto si è cominciato a temere sin da maggio scorso, circa l’ulteriore taglio di risorse per oltre 7 milioni di euro, oltre a quello di circa 3 milioni di euro già iscritto nel bilancio di previsione 2013. La Provincia di Lecce aveva trasferimenti pari a 27 milioni di euro nel 2009 e ne riceverà poco più di 2 milioni nel 2013. Per dare un’idea dell’enormità del taglio si deve tenere conto che 25 milioni di euro costituiscono più del 25% della totalità della spesa corrente dell’ente. Sono il 65% dell’intero gettito della rc auto, ad oltre il 300% di tutte le entrate extratributarie e pari a quanto la Provincia spende per assicurare lo stipendio a tutti i propri dipendenti”.
In ultimo l’assessore al ramo ha precisato “l’assestamento tiene conto della vendita della caserma dei Vigili del Fuoco di Lecce per 1 milione 500 mila euro. Tali somme saranno introitate nel 2014, contrariamente alle originarie assicurazioni del Ministero stesso. Tale ritardo comporterà un conseguente dilazionamento nei pagamenti di parte capitale della Provincia. Vengono assicurate, con grande difficoltà, risorse per la manutenzione delle scuole, che in verità dovrebbero essere più cospicue; viene data copertura per 500 mila euro ad ulteriori debiti fuori bilancio rivenienti da precedenti amministrazioni”.
Laconica la conclusione “Ormai i tempi degli ingenti contributi ad associazioni, dalle faraoniche manifestazioni, dei lauti incarichi, fanno parte di un’epoca storica ormai definitivamente tramontata. Resta l’incertezza di quale e se ci sarà futuro per la Provincia di Lecce”.

Il Consiglio Provinciale, poi, all’unanimità ha approvato il Programma di azioni per il rilancio del Marchio d’area collettivo Salento d’Amare, che nello specifico riguarderà la realizzazione di un punto informativo dedicato al marchio d’area (“Salento d’Amare Point”) nei locali siti al piano terra di Palazzo dei Celestini (locali ex Centro Turismo Culturale).

Discusso, infine l’ordine del giorno, presentato dai presidenti di gruppo in merito alla posizione degli ex Lsu impiegati nei servizi sociali, questione su cui il presidente Gabellone, negli ultimi giorni, si era impegnato ad intervenire.

Con l’ ordine del giorno, approvato all’unanimità, il Consiglio ha fatto voti al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca affinché si determini un’azione concreta a tutela del lavoro per quanto riguarda la posizione degli addetti impiegati nei servizi scolastici provenienti dai progetti dei lavori socialmente utili. Il Consiglio, poi, ha auspicato che si proceda con una iniziativa straordinaria per garantire il lavoro ed anche la spesa pubblica che, soprattutto in momenti difficili, deve determinare le maggiori ricadute reali possibili. Sono stati anche sollecitati ad intervenire anche i parlamentari salentini affinchè si assumano le iniziative possibili a sostegno del deliberato del Consiglio Provinciale.



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