
Non è ancora finita eppure la seconda giornata di consultazioni per il premier incaricato, Matteo Renzi è già ricca di contenuti. Persino l’incontro con Silvio Berlusconi è passato “in secondo piano” rispetto all’appuntamento con il leader del Movimento 5 Stelle. Ma neppure il tempo di salutarsi che sono iniziate subito le scintille. «Vi ringrazio di aver accettato l’invito alla consultazione. Per quello che ci riguarda non vi chiediamo alcun accordo vecchio stile, non siamo a chiedervi la fiducia» ha esordito il segretario del Partito Democratico. «Mi stai spiazzando per questa estrema gentilezza che non mi chiedi nulla allora perché siamo venuti?» è la replica del leader del M5S. «Ti racconto che cosa vogliamo fare nei prossimi quattro mesi…» inizia Renzi ma niente. È Grillo che parla «Io sono venuto qua per dimostrarti qualcosa in maniera gioiosa, educata, emotiva, appassionante ed è la prima volta che mi succede di non dare la fiducia ad una persona come te ma non perché sei tu, per quello che rappresenti. Tu rappresenti le banche, i poteri forti, dici una cosa e poi la smentisci il giorno dopo. Sei un ragazzo giovane ma nello stesso tempo vecchio. Io ti ho molto preso in giro, se ti sei offeso mi dispiace».
Renzi prova a ribattere: «non è il trailer del tuo show…questo non è Sanremo» ma invano. È Grillo che ha la scena frenando qualunque tipo di tentativo del premier incaricato di parlare di programmi. Pochi botta e risposta. Anzi, è più un monologo dell’ex comico genovese che dopo meno di 10 minuti quando Renzi afferma «Non sei mai stato democratico. Esci da questo blog, da questo streaming, qui c’è il dolore della gente» chiude qualunque tipo di confronto «tu sei una persona buona che rappresenta un potere marcio che noi vogliamo cambiare totalmente…Siamo qui solo per dirti che non abbiamo nessuna fiducia in te…è finita caro!» ribadisce Grillo salutando e abbandonando la sala.
E mentre Renzi commenta a caldo su twitter: «Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi» il comizio di Grillo va avanti nella conferenza stampa al termine dell'incontro dove ribadisce: «Se era per me non venivo. Sono venuto per la Rete. Abbiamo votato e siamo venuti perché abbiamo un principio di democrazia. La maggioranza dei votanti ha detto "andiamo". Ma non avevo una scaletta di cose perché non mi interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare».
L’affondo contro Renzi continua: «Metà del suo programma è un copia-incolla di quello del Movimento 5 Stelle». «Non è un problema di programma ma di chi dice questo programma: non hanno credibilità. Non hanno capito dove stiamo andando». Così Beppe Grillo in conferenza stampa risponde a chi gli domanda perché non abbia ascoltato le proposte di Renzi: «Lo ospitate ogni giorno in televisione, le conosciamo», ribadisce.