Di Sinistrà sì, ma non di quella Sinistra che si è accordata con i Cinquestelle per dare vita al Governo Conte nella versione cromatica giallorossa. Di Sinistrà sì, insomma, ma non del Partito Democratico né di Liberi e Uguali.
E così il Partito Comunista prende carta e penna per scrivere un duro comunicato e dire a tutti che il 22 settembre, in occasione dell’incontro a Lecce tra Landini e Conte, dell’incontro tra il segretario generale della Cgil e il Presidente del Consiglio dei Ministri, i compagni ci saranno ma non per applaudire bensì per ricordare ad entrambi le promesse mancate.
‘La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa’, citano Marx i Comunisti per rispolverare la memoria al Premier che è succeduto a se stesso e al nuovo leader del sindacato che ha preso il posto di Susanna Camusso.
‘Noi Comunisti abbiamo il brutto difetto di analizzare tutto in maniera empirica e questo ci rende impossibile credere alle, o meglio ad alcune, belle parole di Giuseppe Conte e Maurizio Landini’.
Il riferimento al capo dell’esecutivo parte da quello che il Partito Comunista ritiene un vero e proprio tradimento dei Cinquestelle nei confronti dei lavoratori, un tradimento che avrebbe avuto come protagonista anche il capo dell’esecutivo nel momento in cui fu affrontata la questione dell’Ilva a Taranto:
‘dalle promesse di nazionalizzazione e riconversione si passò a lasciare tutto in mano ad Arcelor – Mittal, una multinazionale senza scrupoli. E adesso il Presidente del Consiglio continua a parlare di privatizzazioni per accontentare l’UE’.
Anche Landini riceve la sua dose di accuse insieme alla Cgil che i Comunisti definiscono testualmente ‘un sindacato venduto ai padroni per eccellenza’.
Duro l’attacco alla Confederazione guidata fino a poco tempo fa dalla Camusso che per il PC non tutelerebbe i lavoratori ma accetterebbe le logiche di un sindacato unico ‘subalterno agli interessi di Confindustria e UE’, spegnendo così ogni possibilità di lotta.
‘Servirebbe un sindacato che difenda realmente gli interessi dei lavoratori – scrivono dalla Federazione provinciale di Lecce – , che li guidi nelle lotte, ma da tempo la Cgil non è più questo’.
Per il Partito Comunista salentino Conte e Landini, Di Maio e Zingaretti sono gli epigoni di quel processo politico che portò alla morte il PC, annegando la lotta di classe nell’Europeismo, nel Riformismo, nel Centrismo e nella pace sociale.
‘Buon sangue non mente! Purtroppo ricordiamo ancora la svendita e la privatizzazione dell’Italsider di Taranto, iniziata dal Governo Dini e perfezionata dal Governo Prodi’.
Proprio per questo il 5 Ottobre, a Roma, i Comunisti di Marco Rizzo scenderanno in piazza per manifestare contro il governo giallorosso: ‘non siamo né con le destre nè con il governo M5S – PD bensì con i lavoratori e le loro famiglie. L’unica lotta per i diritti dei lavoratori è quella contro i padroni’.
