Puglia, in fase di realizzazione 1130 alloggi popolari per sopperire al disagio abitativo

L’annuncio nella conferenza stampa convocata dalla Regione per fare il punto sugli investimenti che hanno interessato il settore urbanistico negli ultimi 4 anni.

Saranno 1130 gli alloggi popolari che nell’arco di un triennio la Regione Puglia realizzerà su tutto il territorio per sopperire al disagio abitativo.

L’annuncio nella conferenza stampa in cui il governatore Michele Emiliano e l’assessore regionale all’urbanistica Alfonso Pisicchio hanno tirato le somme sugli investimenti regionali che negli ultimi quattro anni hanno interessato il settore dell’edilizia pubblica.

Ai 760 alloggi pubblici già edificati o in fase di completamento si affiancheranno ulteriori 400, dopo il via libera della Giunta all’investimento di 40 milioni di euro di fondi regionali del programma dell’abitare sostenibile e solidale. In questo periodo –  stando ai dati diffusi durante la conferenza – sono stati 260 i milioni di euro complessivamente impiegati per la riduzione del disagio abitativo attraverso le Arca (le agenzie regionali per la casa e l’abitare) e oltre 5000 gli interventi di recupero di appartamenti di edilizia popolare già presenti sul territorio. Nel luglio 2017 sono stati stanziati 103 milioni per il recupero, l’efficientamento energetico e l’abbattimento di barriere architettoniche su 1870 alloggi, 267 dei quali in Provincia di Lecce.

Mentre nel dicembre 2019 con la previsione del programma “Abitare Sostenibile e Solidale Regione Puglia” sono state individuate le linee d’intervento per rispondere al fabbisogno abitativo dei comuni pugliesi attraverso il recupero e la nuova costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, per un ammontare complessivo di 80 milioni di euro. “La casa è un elemento centrale della politica della Regione Puglia – ha dichiarato il governatore Emiliano –  Crediamo che la casa sia un diritto delle persone, per questo continuiamo a investire in questo settore, in un’Italia in cui non c’è un orientamento preciso a rafforzare il patrimonio di edilizia pubblica.

“Le politiche abitative della Regione –  ha aggiunto – hanno ricevuto una eredità di indirizzo politico molto pesante perché non c’era, fino a pochi anni fa, l’idea che bisognasse ricominciare a costruire e ad ammodernare il patrimonio pubblico in termini di alloggi. Noi abbiamo lavorato quattro anni per assistere coloro che, non avendo la possibilità di pagare un affitto o di comprare un immobile, hanno bisogno di case pubbliche per poter avere un’abitazione.

La Regione – ha concluso – continuerà a investire con grande forza in questo settore perché pensiamo che l’edilizia popolare sia necessaria per calmierare i prezzi delle case anche privati e, più in generale, per assicurare e garantire il diritto alla casa delle persone”.



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