Danni post corteo, Foresio:«i colpevoli paghino, ma non strumentalizziamo»

Paolo Foresio, capogruppo Pd a Palazzo Carafa, si allinea alle parole del sindaco di Lecce, Paolo Perrone: ‘antifascismo non è violenza, ma evitiamo strumentalizzazioni politiche’ scrive in una nota

Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia; che sia di destra o di sinistra, una manifestazione non può cadere in atti di violenza e vandalismo. Alle parole del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, si allineano i concetti del Capogruppo comunale PD, Paolo Foresio. I muri del centro storico di Lecce gridano vendetta, come pure le tante famiglie che si sono viste costrette a rifugiarsi nei negozi per sfuggire a bombe carta e lacrimogeni durante il passeggio pomeridiano del sabato.

I valori dell’antifascismo – storicamente opposti a quelli del fascismo – sono sacri per tutti coloro che, come Paolo Foresio, si riconoscono da sempre nella sinistra. "È inaccettabile, quindi – scrive lo stesso consigliere comunale – che possano essere associati a gesti di prepotenza, inciviltà e violenza gratuita contro cose e persone". "Io sto con chi ha inteso sfilare civilmente – prosegue attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione – e per ragioni legittime, ma condanno fermamente e senza appello quei facinorosi che hanno approfittato dell’occasione per mettere a repentaglio l’incolumità di leccesi e turisti e per deturpare il centro nell’era in cui il proprio pensiero può essere espresso in mille modi diversi e non certo sui muri di edifici storici". 

Lo stesso Foresio, adesso, spera che le forze dell’ordine individuino e puniscano i colpevoli. Sarebbe auspicabile che i singoli responsabili venissero condannati quanto meno ad un risarcimento per ripristinare lo stato dei luoghi anziché far pagare i danni, come spesso accade, al Comune e, quindi, alla collettività. "Ma sarebbe auspicabile – e qui l'esponente leccese di Palazzo Carafa appare piuttosto chiaro – anche che si evitino facili e quanto mai inopportune strumentalizzazioni politiche su fatti del genere, che vanno condannati unanimemente per una questione di semplice buonsenso".