Gli incontri di consultazione pubblica organizzati dall’Amministrazione Salvemini per la redazione del Pug di Lecce? ‘Solo propaganda ‘, dicono dal Movimento Regione Salento. Presa di posizione forte quella del coordinatore cittadino di Lecce, Giancarlo Capoccia, che sullo stato delle marine leccesi e sulle darsene di Frigole e San Cataldo ha più di qualche cosa da rimproverare alla Giunta di Palazzo di Città.
‘Invece di partire con la domanda retorica su cosa potrebbe fare il Pug per il mare di Lecce, avrebbero fatto prima a chiedersi cosa è stato fatto sino ad ora per le marine del capoluogo.’
Il Movimento Regione Salento spulcia il programma elettorale della maggioranza al governo di Lecce e le parole del Sindaco Salvemini e non può fare a meno di ricordare le promesse sulla darsena di Frigole, sulla darsena di San Cataldo e sulle marine, che sarebbero dovute diventare il fiore all’occhiello del capoluogo. E invece? Invece si è rimasti fermi al palo, secondo Giancarlo Capoccia, dove addirittura non si è peggiorata la situazione.
‘Le domande che ci poniamo sono semplici: perché il centrosinistra continua a promuovere incontri con i cittadini per il Pug quando vi è una contraddittorietà pianificatoria? Perché i cittadini attendono da anni che la città capoluogo si doti di infrastrutture idonee all’attracco di imbarcazioni funzionali sia alla nautica da diporto che alla pesca senza ricevere nessuna soluzione? Perché, ancora oggi, vi è ancora una situazione di precarietà ed incertezza sulla darsena di Frigole? Nel settembre del 2021 fu la stessa maggioranza di centrosinistra a presentare in Consiglio Comunale un ordine del giorno, votato peraltro all’unanimità, con il quale impegnava l’amministrazione comunale ad istruire l’istanza di riqualificazione e la variante al vigente Piano Regolatore da allevamento ittico ad attrezzature nautiche portuali per la darsena di Frigole. Nel giugno del 2022 fu approvato il “contratto istituzionale di sviluppo” nell’ambito di un progetto di rigenerazione e di riqualificazione della costa e dei paesaggi costieri. Oltretutto fu inserito un intervento di “rifunzionamento dell’approdo marina leccese di Frigole” allo scopo di liberare il bacino dai sedimenti marini, ripristinando il tirante di acqua rendendo, cosi, nuovamente disponibile l’accesso delle imbarcazioni utilizzando 3milioni di euro di fondi europei. Nel novembre scorso poi la giravolta del Comune di Lecce che ha adottato e approvato la variante urbanistica destinando a Parco costiero anche quella zona destinata ad “attrezzature nautiche portuali”. Questo va raccontato ai cittadini non parole e passerelle’.