Denuncia ai tifosi giallorossi, la politica scende in campo

Quarantadue tifosi giallorossi rischiano il Daspo per aver festeggiato la salvezza del 2011 in Piazza Sant’Oronzo attraverso una manifestazione non autorizzata. Marti: ‘Il Prefetto convochi un tavolo’. Gabellone: ‘Eravamo tutti in piazza’.

“Manifestazione non autorizzata”: è questa l’ipotesi di reato contestata a 42 tifosi del Lecce, che il 15 maggio del 2011 improvvisarono dei cortei di festeggiamenti in città, dopo il successo dei giallorossi di De Canio nel derby di Bari. La festa dal capoluogo regionale si spostò nel capoluogo salentino  in un corteo che da Porta Napoli si snodò fino in piazza Santo’Oronzo. Ora, 42 tifosi, rischiano il Daspo.

La denuncia non ha affatto lasciato indifferente società civile e politica territoriale. Dopo lo sfogo di Fabrizio Camilli, presidente della Svicat Campi Rugby, club gemellato con il sodalizio di Piazza Mazzini, infatti, arrivano le dichiarazioni di importanti cariche istituzionali leccesi.

“Sono certo che la verità verrà fuori – è il commento del presidente della Provincia Antonio Gabellone – e con essa l’assoluta estraneità ad ogni possibile reato dei 42 tifosi giallorossi raggiunti da avvisi di garanzia per manifestazione non autorizzata nei festeggiamenti per la vittoria nel derby Bari – Lecce di 2 anni fa e per la conseguente matematica salvezza del Lecce in Serie A. Due eventi insieme troppo belli, per non essere goduti dalla tifoseria con le dovute manifestazioni spontanee di gioia in piazza e le scene bellissime che abbiamo visto a ogni festeggiamento, con la città imbandierata di giallorosso, i caroselli e il fiume di persone in Piazza Sant’Oronzo e nell’Anfiteatro Romano. Tutti eravamo in quella piazza e in quel fiume umano: per questo credo non si possa colpevolizzare o cercare di colpire ancora al cuore la parte del tifo più caldo e i tanti ragazzi anche senza occupazione o senza grandi risorse economiche che non rinunciano ogni settimana a chilometri d’amore per il nostro Lecce. Per questo sono certo, convintissimo, che la verità sarà accertata molto presto”.

Il deputato di Forza Italia, l'Onorevole Roberto Marti, lancia la proposta di un tavolo convocato dal Prefetto di Lecce alla presenza del Questore e del Capo della Procura e dichiara: “credo che si debba intervenire tempestivamente per fare chiarezza su una vicenda che potrebbe trasferire alla comunità dei tifosi un messaggio sbagliato: gioire per la vittoria della propria squadra del cuore può anche essere punito ai sensi della legge. È quanto, nei fatti, ci dimostrano le 42 denunce a carico di altrettanti cittadini che, al termine della partita Bari-Lecce del 15 maggio 2011, sono scesi in strada per festeggiare la vittoria della squadra giallorossa. Risultato? Denunciati per aver preso parte ad una manifestazione non autorizzata. Fermo restando che sarebbe difficile prevedere gli esiti delle partite e, di conseguenza, le esultazioni, mi chiedo: può mai essere sanzionata la felicità dei tifosi che si limitano, in modo corretto e civile, a manifestarla per strada?”

Il deputato salentino conclude in questo modo: “Ritengo necessario che ci si debba fermare sulla questione e chiedo formalmente al Prefetto di Lecce di convocare un tavolo alla presenza delle Istituzioni, del Questore di Lecce e del Capo della Procura. Con le denunce non si scherza e il fatto che queste pendano sul capo di ignari cittadini che non hanno fatto nulla di male non può essere sottovalutato”. 



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