Niente fondi all’Università e pochi per la scuola, il Ministro dell’Istruzione Fioramonti si dimette

Lorenzo Fioramonti, ministro in quota 5S, ha consegnato la lettera di dimissioni a Giuseppe Conte negli scorsi giorni a causa della mancanza di fondi destinati a istruzione e ricerca nella Legge di Bilancio 2020.

L’aveva detto e l’ha fatto. Si è preso qualche giorno per rifletterci meglio ma, alla fine, ha mantenuto la promessa: il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha lasciato il suo posto, consegnando la lettera di dimissioni al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella giornata di ieri, 25 dicembre. Non sono mancate le indiscrezioni antecedenti all’atto ufficiale, indiscrezioni che sono state, dunque, confermate.

Sono i fondi destinati al suo dicastero il motivo delle dimissioni del Ministro in quota 5S. Fioramonti ha aspettato l’ok della Camera alla manovra finanziaria per il 2020, arrivato il 24 dicembre in tarda mattinata, prima di dimettersi. Troppo pochi i fondi destinati alla scuola ed alla ricerca nella Legge di Bilancio 2020, definitivamente approvata alla Vigilia di Natale in tarda mattinata.

Lorenzo Fioramonti

Manca un miliardo

3 miliardi che servivano come “linea di galleggiamento” per il settore dell’istruzione italiana, che alla fine non sono arrivati. Era a margine del vertice dei ministri della ricerca a Trieste, lo scorso 12 dicembre, che l’ormai ex ministro aveva ricordato che “la scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi”, una cifra ben lontana da quella individuata da Fioramonti. Eppure, nemmeno quei 3 miliardi sono stati trovati, il minimo indispensabile, secondo il pentastellato, spingendo il Professore di economia politica a lasciare il dicastero. Un risultato, dunque, insufficiente: nulla per l’Università e 1.7 miliardi di euro per la scuola, che a ben vedere, sono necessari per rinnovare i contratti a tutti i professori.

“Le dimissioni sono una scelta individuale, eppure vorrei che – sgomberato il campo dalla mia persona – non si perdesse l’occasione per riflettere sull’importanza della funzione che riconsegno nelle mani del Governo” ha scritto sul suo profilo facebook Lorenzo Fioramonti. “Un Governo che può fare ancora molto e bene per il Paese se riuscirà a trovare il coraggio di cui abbiamo bisogno. Il tema non è mai stato “accontentare” le mie richieste, ma decidere che Paese vogliamo diventare, perché è nella scuola – su questo non vi è alcun dubbio – che si crea quello che saremo”.

Alla Vigilia di Natale, era stato il leader della Lega Matteo Salvini a sfidare il ministro pentastellato: “Speriamo che almeno uno mantenga la parola. Aveva detto che se non ci fossero stati tre miliardi di investimento si sarebbe dimesso. Ministro Fioramonti, dimettiti e togli il disturbo”.