Al destino della Lupiae servizi sembra essere legato anche il futuro politico dell’amministrazione targata Carlo Salvemini. I tre consiglieri di Prima Lecce che hanno permesso di superare l’impasse dell’anatra zoppa con il «Patto per la città» sono gli stessi che stanno facendo scricchiolare la maggioranza a Palazzo Carafa al grido di «prima i dipendenti».
«Salvi la Lupiae e tutti i posti di lavoro o non ha senso la nostra permanenza in maggioranza» è il messaggio recapitato al primo cittadino a firma di Antonio Finamore, Laura Calò e Paola Gigante. L’ombra, in questo caso, è quella del Commissariamento e del ritorno alle urne prima del previsto, forse in primavera.
Dall’altro lato, invece, c’è l’ombra forse più minacciosa del dissesto. Tanto è stato detto e tanto è stato scritto in questi giorni sulla crisi della società costata alle casse comunali un bel po’ di milioni. C’è chi ha cercato di trovare una soluzione e chi, invece, si è limitato a dare consigli su cosa si dovrebbe fare per gestire la situazione o, in alternativa, cosa si dovrebbe evitare, ma non sono stati mai interpellati i lavoratori. Due dipendenti hanno scritto al Sindaco per manifestargli fiducia e sostegno, pur essendo parte in causa.
«Queste le due lettere ricevute in questi giorni da due dipendenti della Lupiae – si legge sul profilo Facebook di Salvemini – che considero un’importante dimostrazione di serietà e responsabilità: la stessa che dovrebbe accompagnare quanti si esprimono0 in questi giorni con sorprendente leggerezza senza rischiare nulla»
“Sento di volerLe manifestare la mia solidarietà”
«Lei – assieme ai componenti della Giunta e ai componenti del Consiglio, che è sovrano – è chiamato a individuare una strada di indirizzi politico-amministrativo capace di superare l’impasse. Io, come anche molti amici e colleghi, colgo nel Suo operato un senso di serietà e concretezza che da tempo mancava e che – mi sia consentito – si riverbera positivamente anche negli uffici e tra il personale»
«Certo lo spettro del ricorso all’istituto del predissesto un po’ spaventa tutti, cittadini, dipendenti dell’Ente e delle partecipate… ma non commetterei mai l’errore di considerare il Suo lavoro (e quello degli altri amministratori pubblici) così superficiale da non contemplare ogni eventualità».
«Da cittadino avente diritto di voto mi sono affidato ad una determinata visione politica e gestionale, delegando quindi le persone in grado di portare avanti tale progetto. L’evoluzione – si dice – passa necessariamente attraverso colli di bottiglia, a volte tanto stretti che si corre il rischio che dall’altra parte non ci arrivi nessuno. Spero non sia questo il caso.
Ad ogni modo voglio sinceramente ringraziarLa per il lavoro svolto e che sta svolgendo, non ultimo per l’avere riportato nella politica valori come l’onestà, l’interesse pubblico e la coerenza, tutte qualità imprescindibili ma che ormai – a più livelli – sono considerate opzionali se non del tutto aliene. Comunque evolva la situazione, sono certo che dall’altra parte della bottiglia ci saranno sempre tanti calici pronti ad accogliere il buon vino che vi dovesse passare…La mia speranza è quella che possiate proseguire da protagonisti in questa evoluzione, magari – un po’ egoisticamente, lo ammetto – continuando io stesso dall’ultimo dei gradini, insieme a tutti i miei colleghi, a contribuire nell’interesse della città e dei cittadini».
“Comunque vada continui sul suo percorso”
«Lei non ha alcuna colpa – si legge nella seconda lettera – la mia piena solidarietà al suo operato, al suo impegno e a ciò che verrà. Qualcuno prima o poi doveva avere il coraggio di alzare il tappeto e vedere la polvere che vi era nascosta sotto. Forse sarò uno di quelli che finirà a casa…. Forse resterò in azienda (sempre se l’azienda resterà in essere). Con le lacrime agli occhi e la consapevolezza che prima o poi questo momento sarebbe arrivato….»
« Lei, la sua giunta, la sua maggioranza non avete colpa alcuna e le sono solidale di fronte agli attacchi politici che sta subendo sulla pelle di noi lavoratori lupiae. Comunque vada a finire continui sul suo percorso…. Della legalità e della trasparenza. Sono certo che sarà la strada migliore per tutti».
