
L’intervento di Ada Fiore*
L'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, può considerarsi la "vittoria del Salento virtuoso", di quel Salento cioè, che al di là del colore politico, ha attivato buone pratiche e si è assunto ogni responsabilità. Immaginare una riconversione della discarica di Corigliano per la sola frazione secca non ulteriormente valorizzabile significa affermare che è oramai diffusa una nuova cultura del rifiuto, che valorizza ogni frazione possibile dello stesso e considera lo smaltimento in discarica come residuale rispetto all’intero ciclo.
In questi 12 anni di battaglie attente e costanti, abbiamo sempre sostenuto la necessità di trovare soluzioni alternative alla follia di posizionare una discarica sulla falda acquifera, ma accanto alla protesta abbiamo dimostrato con i fatti come ciò fosse possibile. I nostri comuni raggiungono, infatti, le percentuali di raccolta differenziata tra le più alte del Salento, a riprova di come temi così importanti richiedano per la loro soluzione, risposte di pari misura. Anche dinanzi alla denuncia di mancanza degli impianti di compostaggio, (pure legittima) noi abbiamo preferito organizzarci per portare l’umido fuori provincia, a Modugno, e non abbiamo protestato nemmeno per l’applicazione dell’ecotassa, che è, dal mio punto di vista, la conseguenza delle nostre stesse azioni.
L’ordine del giorno del Consiglio regionale, se pur non impegna giuridicamente nessuno, lo considero un forte richiamo alle coscienze. Non è vero che esiste un’emergenza dei rifiuti, non è vero che le discariche possono colmarsi. Queste cose esistono solo nella misura in cui noi stessi , per pura contrapposizione politica, vogliamo determinarle. Basterebbe che tutti si impegnassero a potenziare la raccolta differenziata e questo garantirebbe ogni risultato possibile, non solo nell’ambito dei rifiuti ma soprattutto della salute dei cittadini a cui la politica deve molto.
Se in passato alcuni hanno commesso degli errori, noi abbiamo il dovere di vigilare perché ciò non accada più, e la riconversione della discarica di Corigliano è il risultato di questa consapevolezza che cambia.
*Sindaco di Corigliano d’Otranto