Eco-Tassa, Forza Italia:

Il Coordinamento Provinciale di Forza Italia, con una conferenza stampa fanno chiarezza sull’Eco-Tassa. ‘Non possono essere i cittadini a pagare le mancanze della Regione Puglia’.

Con una conferenza stampa presso il Coordinamento Provinciale i vertici leccesi del partito azzurro hanno spiegato il perché le mancanze della Regione non possono gravare sulle tasche dei cittadini

In una fase particolarmente difficile per imprese e famiglie, già tartassate da una pressione fiscale altissima, con l’aumento dell'Eco-Tassa i pugliesi sarebbero chiamati ad un ulteriore penalizzazione. Penalizzazione che vedrebbe i cittadini spettatori incolpevoli, vittime della mancata programmazione della Regione.

È chiara la posizione dei vertici leccesi di Forza Italia che in una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso il coordinamento provinciale, hanno illustrato perché, innalzare ulteriormente il balzello, sarebbe ingiusto.
“L’Eco-Tassa è già stata aumentata nel 2007, poi c'è stato il tentativo di farlo anche nel 2011. In quell’occasione ci fu un dibattito con le amministrazione e si decise di dare vita ad un protocollo nel quale i comuni e le Ato si impegnarono  a fare le gare per la raccolta differenziate e la Regione a stanziare le risorse per costruire gli impianti di compostaggio”, ha affermato Silvano Macculi, Assessore al Bilancio di Palazzo dei Celestini e allora Presidente di Assoato.
“Ad oggi, quegli impianti ancora non sono stati costruiti a causa dei ritardi della Regione Puglia. Se si leggono i documenti si potrà notare che la maggior parte dei comuni della provincia di Lecce siano tra i più virtuosi in materi di raccolta differenziata, superati solo da quelli delle provincie di Bari e Taranto dove sono presenti gli impianti di compostaggio – ha proseguito Macculi. Purtroppo ulteriori passi in avanti non se ne potranno fare in assenza di queste strutture.
Ripeto ancora una volta che le colpe ricadono sulla Regione Puglia, se si analizzano gli articoli 196, 197 e 198 del Testo Unico sull'Ambiente si evince che i comuni devono organizzare la raccolta dei rifiuti, le provincie operare un’azione di controllo e le regioni finanziare la realizzazione degli impianti e su questo punto l’Amministrazione di Via Capruzzi è molto carente.

Né può valere il discorso di conferire il rifiuto umido a Modugno, in quanto, bisogna conoscere la capacità ricettiva del sistema impiantistico pugliese.
La proposta – ha concluso – è quella di prorogare al 2015 l’aumento, oppure  creare una graduatoria e aggiungere un differenziale del 50% qualora nei comuni non ci sia  l'impianto di compostaggio”.
“Le situazione economica italiana la conosciamo benissimo – ha invece affermato il Consigliere Regionale, Saverio Congedo – e Banca d'Italia e Istat la confermano ogni giorno.

Non è possibile aumentare ulteriormente l’Eco-Tassa, anche perché il Bilancio della Regione Puglia, anche per l’anno che verrà, prevede l’innalzamento di Irpef e Irap il che peserà sulle tasche dei pugliesi di altri 200 milioni di euro e gravarli di un ulteriore balzello sarebbe inopportuno. Per questo chiediamo il rinvio per consentire alle amministrazioni di mettersi in regola”.

“Le colpe di questa situazione sono da ricercarsi interamente in capo alla Regione – ha concluso, invece, il Presidente della Provincia di Lecce e Coordinatore Provinciale, Antonio Gabellone.
Via Capruzzi ha fallito anche sul piano delle politiche ambientali. Si governa bene confrontandosi e lavorando sodo. Non si possono colpevolizzare le amministrazioni quando queste non hanno un riferimento puntuale del loro lavoro con un’istituzione importante come la Regione”.



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