Ecotassa, il rinvio all’orizzonte. Ed è¨ ancora scontro Blasi-Perrone

Non si placa il botta e risposta tra il primo cittadino leccese e il primo esponente del Pd in regione. Soltanto ieri Anci Puglia aveva ribadito alla Regione la richiesta di proroga dell’entrata in vigore dell’Ecotassa al prossimo gennaio 2015.

“Esiste un evidente e reale problema di chiusura del ciclo rifiuti in Puglia – scriveva l’Anci – il mancato  raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata è un problema grave che Comuni e Regione devono affrontare e risolvere insieme, prendendosi le proprie responsabilità, ma senza ulteriori aggravi di costi per i cittadini”.
Dal confronto tra i Comuni pugliesi dello scorso 7 ottobre è, infatti, emersa chiara la posizione dei sindaci per una proroga del tributo, in attesa del completamento della dotazione impiantistica regionale, in considerazione del recente riordino della governance del settore rifiuti (L.R. sui servizi pubblici locali 20 agosto 2012) e del ritardo nell’approvazione del Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani (16 ottobre 2013).
La proposta Anci è quella di rinvio dell’ecotassa al gennaio 2015 e di previsione di un meccanismo di gradualità per premiare i comuni virtuosi, dando allo stesso tempo possibilità di allinearsi a quelli in ritardo sul fronte della raccolta differenziata. Inoltre,resta fondamentale il completamento degli impianti sul territorio e il rafforzamento della proprietà pubblica degli stessi, anche per consentire a Comuni e Regione, di arrivare insieme a individuare un livello di costi standard del servizio complessivo nella regione.

A quanto pare in Regione hanno cercato una soluzione alternativa. E non si placa il battibecco tra il sindaco Paolo Perrone e il segretario regionale Pd, Sergio Blasi. “Sull’Ecotassa, come avrà avuto modo di sapere anche Paolo Perrone, il Pd pugliese è stato il protagonista di una mediazione tra le esigenze dei cittadini e la necessità di premiare le amministrazioni virtuose (e non è il caso dell’amministrazione Perrone) – scrive Blasi – Questa azione politica ha portato al possibile slittamento sul piano sostanziale dell’ecotassa. Ora se i sindaci inadempienti come Perrone si daranno da fare, l’ecotassa non colpirà quei comuni come Lecce dove la raccolta differenziata ancora oggi è ancora un miraggio. In un caso diverso, i cittadini trarranno le loro conclusioni. Voglio dare atto al presidente Vendola di aver compreso che la posizione del Pd era sacrosanta”. E poi “Paolo Perrone, poi, ha poco da sfottere il sottoscritto o da additare goffamente la Regione Puglia come fonte di ogni guaio al quale lui non riesce, da sindaco, a trovare una soluzione. Se non fosse per la Regione, che ha salvato le casse del Comune di Lecce sul Lodo Leadri, la politica del suo centrodestra, una lunga stagione di sprechi e inefficienze, sarebbe già arrivata al capolinea: il dissesto e l’aumento totale di tutte le imposte per i leccesi. Quindi decenza vorrebbe che da parte di questa giovane promessa berlusconiana ci fosse un atteggiamento più onesto nei confronti del centrosinistra al governo in Puglia. Ma al di là del qui pro quo voglio suggerire a Perrone, ora a capo della Ato salentina, di non sprecare tempo come fatto dai suoi sodali Gianni Garrisi, Ermenegildo Renna o Silvano Macculi, quest’ultimo ricordato in particolare per il boom di consulenze nell’Ato/Le2 durante la sua presidenza. E di attivarsi con la programmazione di impianti di compostaggio che, come lui dovrebbe sapere, trattando la frazione organica permetterebbero di chiudere il ciclo e far schizzare in alto le percentuali di raccolta differenziata. O in alternativa, soluzione ancor più rapida, di trasformare gli impianti di biostabilizzazione presenti uno per ogni ex Ato in impianti di compostaggio. Decida lui ma faccia in fretta per risparmiare l’ecotassa ai cittadini ma soprattutto per risparmiare alla salute dei cittadini le conseguenze dello sversamento in discarica. Perché è soprattutto a queste ultime che la politica di Perrone, molto incline al marketing personale e poco impegnato negli atti concreti in tema di rifiuti, continua a sottoporli”.

Secca la controreplica di Paolo Perrone "Sergio Blasi accusa la mia amministrazione di essere inefficiente e inadempiente, dunque ritiene che i leccesi meritino di pagare l'ecotassa. Al segretario del PD chiedo: dunque, è inadempiente anche il sindaco di Bari?  È inadempiente anche il sindaco di Foggia? È inadempiente anche il sindaco di Taranto? Così come quello di Brindisi? Diciamo di più. Secondo il consigliere regionale, pare, sono inadempienti circa il 70% delle amministrazione pugliesi.
Non è forse il caso di ammettere che la Regione non ha messo i territori nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi auspicati? Perché non ha distribuito le risorse per realizzare gli impianti e non ha reso possibile chiudere il ciclo dei rifiuti, ad esempio. E, oggi, il governo regionale vorrebbe far pagare la propria incompetenza ai pugliesi, appesantendoli dell'ennesima tassa. Da segretario del più grosso partito della maggioranza regionale, invece di fare chiacchiere per scaricare colpe e responsabilità su terzi, Blasi dovrebbe pensare a fare il bene dei pugliesi, cosa che purtroppo finora non gli é riuscita ". 



In questo articolo: