Dopo Congedo parla Messuti, “Centrodestra senza leader. A Lecce Emiliano vero vincitore delle elezioni”

Dopo il candidato uscito sconfitto dalle urne oggi è stata la volta del’ex vicesindaco del capoluogo analizzare il risultato. “Sconfitta che parte nel 2005”.

Un risultato frustrante, che va molto al di sotto di quelle che erano le aspettative. Una sconfitta datata, che parte da lontano, molto, forse troppo lontano, lustri fa, quando il centrodestra ha perso la guida della Regione Puglia e con lei un leader carismatico in grado di compattare la coalizione e fare sì che si superassero i personalismi impedendo la frammentazione.

Dopo la conferenza stampa di ieri di Saverio Congedo, oggi, a prendere la parola per analizzare lo tsunami che si è abbattuto sul centrodestra leccese, uscito con le ossa rotte dalla consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, è Gaetano Messuti.

“La sconfitta parte dal 2005 quando, secondo me, abbiamo perso la guida della Regione, perché da allora non c’è più una Giunta di centrodestra in ‘Via Capruzzi’, le amministrazioni governate sono venute via via meno: Brindisi si è persa così come Taranto, si sono perse le province e l’unico fortino rimasto era Lecce. C’è stata un’escalation negativa. Ritengo che oggi il vero merito di questo successo del centrosinistra sia stato di Michele Emiliano che non solo ha fatto il leader, ma anche il protagonista. Si è messo in gioco, ha realizzato una lista che ha preso quasi il 10%. Parlo dei meriti dei vincitori non dei demeriti degli sconfitti”.

I demeriti della confitta

“Più che parlare di demeriti nostri preferisco parlare dei meriti altrui che non sono dalla nostra parte. Tra i demeriti, però, c’è questo personalismo, dovuto alla mancanza di un leader, che ha fatto sì che non fossimo in grado di guardare al di là del nostro recinto. Fuori c’era un mondo che forse avrebbe voluto incrociare le nostre idee, che avrebbe voluto essere motivato sui temi politici e ideologici, ma non siamo riusciti a farlo. C’è chi è stato bravo come il centrosinistra e chi non ha avuto la capacità di colmare i vuoti e dare ai cittadini una prospettiva e un sogno”

Emiliano vero vincitore della campagna elettorale?

“Con spirito sereno dico di sì! Con molta serenità, perché nel corso della prima esperienza di Salvemini, noi siamo stati portati dalle persone a far cadere l’Esecutivo, poi l’altro giorno le urne hanno dato un altro risultato, quindi ritengo che il vero vincitore delle elezioni a Lecce sia Emiliano”.

Mancano guida della Regione e leadership

“Mancano assolutamente un Governo regionale di centrodestra e una leadership all’interno di esso. Entrambi! Le due cose possono essere separate, certo, ma come accaduto per il centrodestra con Fitto che era Governatore di Puglia e leader della coalizione, così avviene adesso nel centrosinistra. Da noi, ripeto, oggettivamente manca la leadership e di conseguenza è necessario superare i personalismi e trovare una sintesi tra tutte le persone che possono dare un contributo accompagnando la crescita politica di tante nuove espressioni”

Chi sono le nuove espressioni?

“Sentire Civico non è un petto rigonfio di orgoglio, è un modello, eventualmente anche da percorrere, perché un risultato lo ha prodotto.

Ci troviamo di fronte a un centrodestra che non vuole stare in se stesso, questo è il problema. Se alle regionali ci sarà un ‘liberi tutti’? Mi auguro che questa circostanza non abbia mai e poi mai a verificarsi, ma i fenomeni, gli eventi vanno declinati, la politica porta a fare un passo in avanti, ma a volte tanti passi indietro. Se non siamo in grado di fare alcuni passi indietro accompagnando la crescita di queste tante bellissime esperienze, vorrà dire che la coalizione non avrà la possibilità di essere tale in tutte le competizioni elettorali. Significa che il centrodestra non avrà mai e poi mai un futuro. Questa sconfitta è l’occasione per voltare pagina, se non parte una catarsi questo significa non avere assolutamente il senso compiuto delle risposte che bisogna dare a quelle persone che hanno un’idea di centrodestra”.

Fare in fretta regionali dietro l’angolo

“Sono pronto a trovare da subito luoghi dove cercare una sintesi. Le esperienze che si sono messe in campo in questa campagna elettorale devono essere utilizzate in maniera positiva. Che poi la sintesi si concretizzi attraverso la riconoscibilità di una ‘bandiera’, o tramite una diffusione civica allargata si vedrà, ma la si trova se si ha la volontà di farlo”.

Causa della sconfitta anche l’opposizione troppo violenta alla Giunta Salvemini?

“Non sono d’accordo con questa lettura. Non penso che ci sia stata un’opposizione violenta. Non ci sono stati esposti e tantomeno denunce, ci siamo confrontati sui temi e su quelli abbiamo anche cercato di dare soluzioni. Il nostro contributo tecnico penso siamo stati in grado di fornirlo, con le tante proposte messe sul tavolo anche su temi difficili e scottanti che hanno toccato la vita dei cittadini, cercando di essere sempre oppositori costruttivi. Pensavamo che le nostre proposte abbracciassero tutte le categorie, ma i risultati non ci hanno dato ragione”.

Il risultato di Sentire Civico

“Ritengo il risultato di Sentire Civico straordinario. Abbiamo preso il 4,07%, con poche centinaia di voti in meno rispetto ai partiti strutturati. Una lista composta da neofiti della politica che hanno espresso un consenso di più di 2.000 voti”.



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