Elezioni politiche, è il giorno della chiamata alle urne. Ecco come si vota

Il 25 settembre si avvicina. Per farsi trovare preparati all’importante appuntamento elettorale ecco un ‘semplice’ vademecum per capire come si vota con il Rosatellum.

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Il 25 settembre è arrivato e gli italiani dovranno confrontarsi con il Rosatellum, la legge elettorale che regolerà le politiche per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Gli elettori dovranno informarsi attentamente prima di presentarsi all’importante appuntamento con le urne che deciderà il “volto” del Parlamento, dopo la caduta del Governo Draghi. Tra listini bloccati, collegi plurinominali, sistema maggioritario e proporzionale, non è facile capire come funziona. Una volta in cabina, armati di scheda e matita, bisognerà avere ben chiaro come si vota.

Prima bisogna fare una premessa. Il giorno delle elezioni, per la prima volta nella storia dell’Italia, chi avrà più di 18 anni di età si troverà davanti una scheda elettorale per la Camera e una per il Senato. Non c’è più il limite dei 25, necessario in passato per votare al Senato.

Come si vota?

Il consiglio è quello di mettere una sola croce, per non sbagliare. Ok, ma dove? Si può scegliere se farla sul simbolo del partito. In alternativa, si può crociare solo il nome del candidato uninominale.

C’è anche una terza opzione. Si possono fare anche due croci sulla scheda: una sul nome del candidato al collegio uninominale, l’altra su una lista che lo sostiene.

Non è ammesso il voto disgiunto: significa che non si può votare per il logo di un partito e per il candidato di un altro. E, cosa più importante, non sono ammesse preferenze, gli elettori non potranno decidere o indicare il nome del candidato o della candidata che preferiscono. Questo “sistema” serve per assicurare un seggio a un nome ben preciso, piazzato in un collegio dove il partito è certo di vincere.

In caso di errore si può chiedere un’altra scheda?

Se l’elettore si è reso conto di aver sbagliato può tranquillamente chiedere al Presidente del seggio sostituire la scheda che sarà inserita tra quelle «deteriorate».

Mix di maggioritario e proporzionale

Un terzo dei seggi di Camera e Senato viene assegnato con un sistema maggioritario, gli altri due terzi con un sistema proporzionale attraverso un meccanismo di listini “bloccati”. Il voto, sancito dall’articolo 48 della Costituzione, “è personale, uguale, libero e segreto” e, aggiungiamo, importante. Se nei collegi uninominali viene eletto automaticamente chi prende un voto in più degli altri, nei plurinominali l’elezione dipende dal risultato del partito di riferimento e dalla posizione in lista.

I seggi resteranno aperti dalle 7.00 del mattino alle 23.00



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