Elezioni Regionali in Puglia: Decaro si lancia al grido di ‘mena’, il centrodestra tergiversa con un ‘poi’

La partita elettorale in Puglia è ufficialmente iniziata, con il centrosinistra che parte in vantaggio, forte della candidatura di Decaro.

La politica pugliese è in fermento in vista delle prossime elezioni regionali, previste per il prossimo novembre. Il quadro si è finalmente chiarito nel centrosinistra, dove Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare del PD, ha ufficialmente sciolto le riserve e ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza della Regione. La decisione arriva dopo un lungo periodo di riflessione e di incertezze, al grido di ‘mena‘, termine dialettale salentino che significa ‘di corsa‘, un invito a non tergiversare che gli veniva spesso rivolto dal compianto consigliere regionale Donato Metallo. La sua corsa si pone in continuità con il ventennio di governo di centrosinistra, succedendo a Michele Emiliano, giunto alla fine del suo decennale mandato.

La candidatura di Decaro non è stata priva di ostacoli. Il principale nodo da sciogliere riguardava il ruolo e la possibile influenza dei due ex governatori, Michele Emiliano e Nichi Vendola, figure storiche del centrosinistra pugliese. Decaro, infatti, temeva di trovarsi in Consiglio Regionale con i due ex presidenti, magari a capo di pattuglie di consiglieri pronte a condizionare il suo governo. Un timore che sembra essersi concretizzato solo a metà. Mentre Michele Emiliano ha accolto l’invito di Elly Schlein a non candidarsi, lo stesso non ha fatto Nichi Vendola. La sua decisione ha provocato la ferma reazione dei segretari nazionali di Alleanza Verdi Sinistra (Avs), Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i quali hanno rivendicato la piena autonomia del partito nelle scelte interne, sottolineando: “A casa nostra decidiamo noi chi si deve candidare e chi no!“.

La vicenda ha lasciato l’amaro in bocca a Michele Emiliano, che si è interrogato sulla disparità di trattamento: perché l’ostracismo nei suoi confronti ha avuto successo, mentre quello verso Vendola no? In un editoriale su “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”, il parlamentare Claudio Stefanazzi, fedelissimo di Emiliano, ha parlato ufficialmente di “patto rotto” tra l’ex magistrato e l’ex ingegnere dell’Anas.

Se da un lato il centrosinistra pugliese ha accelerato i tempi, il centrodestra continua a mostrare incertezza. Il motto di ‘mena’ che anima gli avversari non sembra trovare corrispondenza in Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, che tentennano in attesa che le segreterie nazionali trovino la quadra su tutto lo scacchiere politico italiano. Al momento, la rosa dei candidati sembra ridursi a due nomi di spicco: il sottosegretario alla Sanità del Governo Meloni, Marcello Gemmato, e il segretario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis.

In questo contesto di stallo, non si esclude l’ipotesi di un candidato civico, una figura super partes che possa attrarre consensi trasversali e ridurre il netto divario che i sondaggi attuali mostrano a favore del centrosinistra. L’idea di un candidato civico mira a sfruttare i malumori e le divisioni interne al Campo Largo, che potrebbero riemergere in campagna elettorale e rimescolare le carte in tavola.

La partita elettorale in Puglia è ufficialmente iniziata, con il centrosinistra che parte in vantaggio, forte della candidatura di Antonio Decaro, mentre il centrodestra deve ancora trovare la sua guida. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il motto di ‘mena’ guiderà una vittoria schiacciante o se il tentennamento del centrodestra nasconde una strategia in grado di ribaltare i pronostici.



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