
Le acque intorno al problema Xylella continuano ad essere agitatissime. L’arrivo del Commissario straordinario ed il suo primo sopralluogo non ha di certo tranquillizzato gli addetti ai lavori, anzi. I vivaisti hanno lanciato l’allarme e hanno ricordato come con quest’emergenza ci siano a rischio 3.600 posti di lavoro.
L’imminente arrivo delle ruspe che avranno il compito di espiantare centinaia di ulivi fa suonare l’ennesimo campanello d’allarme e intanto arrivano le minacce di morte da parte di pseudo ambientalisti nei confronti del senatore Dario Stefano. Il fatto è accaduto ieri notte, quando sul cellulare personale dell’esponente di Sel è arrivato un sms minatorio. Secondo i protagonisti di questo gesto sarebbe colpa del senatore salentino se si sta accelerando con l’eradicazione degli ulivi dopo la nomina di Silletti a Commissario.
Dario Stefano, nonostante la volontà di tenere la vicenda lontano dalla cronaca, ha informato dell’accaduto la Questura di Lecce nella mattinata di ieri. Non è un caso, quindi, che le minacce ricevute dal senatore siano arrivate proprio all’indomani della visita del Commissario e la sua decisione inderogabile di espiantare gli ulivi infetti per evitare che il batterio si allarghi entro i confini leccesi e raggiunga quelli brindisini e il resto della Puglia. La situazione quindi è critica e questo clima di “caccia al colpevole” rende ancora più l’idea di quanto il boomerang xylella potrebbe esplodere in maniera definitiva.