
La Prefettura di Lecce, assieme ai sindaci di Taurisano e Ugento, sta avviando tutte le procedure necessarie al fine di eliminare alcune irregolarità nel registro anagrafe. Trecentocinquantadue cittadini risiedono a Taurisano, ma abitano nel territorio ugentino. Al via le operazioni relative al trasferimento immediato delle informazioni.
Circa le gravi irregolarità nelle iscrizioni presso il Comune di Taurisano, riguardante la presenza nel registro anagrafe di trecentocinquantadue cittadini che in realtà abitano nel territorio d'Ugento, la Prefettura assicurerà ogni tipo si supporto ai sindaci di entrambi i Comuni per garantire l'immediato ripristino degli errori riscontrati. La comunicazione giunge proprio tramite una nota stampa pervenutaci dagli Uffici della Prefettura di Lecce. La questione, però, fonda le sue radici nello scorso luglio, quando fu oggetto di un’istruttoria d’approfondimento da parte degli organi competenti. Da ciò emersero i numeri citati in apertura d'articolo a conclusione delle attività post-censuarie di confronto censimento-anagrafe. Poi, nei giorni scorsi, è stato tutto posto all'attenzione del Prefetto di Lecce, dott.ssa Giuliana Perrotta.
La scoperta ha del curioso. Secondo quanto analizzato, a partire dal 1981 sono stati iscritti trecentocinquantadue cittadini abitanti presso il territorio di Ugento nel registro anagrafe della popolazione residente nel comune di Taurisano. Costoro, peraltro, avrebbero usufruito dei servizi eroganti proprio dal comune taurisanese sotto ogni profilo. Al fine di ristabilire in via prioritaria la legalità, assicurando correttezza nella tenuta dei registri dell’anagrafe e dello stato civile – favorendo al contempo un’intesa tra i due comuni per quanto concerne la ridefinizione dei rispettivi confini territoriali – il Prefetto convocò lo scorso 13 novembre i rispettivi sindaci, con i quali è stato concordato di procedere all’immediato trasferimento anagrafico della popolazione in oggetto. Ovvero, quella che abita ad Ugento, ma in realtà residente a Taurisano.
Una tale misura, oltre che a ricollocarsi a norma di legge (sono infatti residenti in un comune coloro i quali vi abitino realmente), è propedeutica all’effettiva attivazione delle procedure di ridefinizione dei confini territoriali, proprio come concordato dagli stessi primi cittadini. Entrambi, infatti, si sono impegnati ad assumere le necessarie intese, avviando così tutti gli atti necessari alla corretta gestione del servizio demografico. Il Prefetto ha assicurato massima disponibilità non solo nel favorire la soluzione definitiva della vicenda secondo le aspettative dei cittadini interessati, ma anche un contributo nel minimizzare i disagi che l’operazione potrà comportare.