‘In questi anni, gli errori gravissimi fatti da persone catapultate sui territori senza conoscerli ha portato ad uno scollamento gravissimo tra Forza Italia e la sua gente. E ciò è testimoniato dal crollo dei voti. È il momento di invertire la rotta’.
Anche la salentina Federica De Benedetto sarà protagonista della nuova avventura politica che Giovanni Toti ha deciso di intraprendere tagliando i ponti con Forza Italia.
Nella giornata di oggi, a Roma, presso lo studio del notaio Togna è stata costituita l’Associazione ‘Cambiamo’ che vede il Governatore della Liguria come vero e proprio motore trainante.

Non c’erano più gli spazi per una mediazione tra chi vuole cambiare il partito di Silvio Berlusconi e il fondatore del suo partito insieme ai collaboratori fidati di sempre chi gli sono intorno.
Le proposte di Toti e di Mara Carfagna di democratizzare il partito, di istituzionalizzare le primarie come metodo per la scelta della nuova classe dirigente del partito e del Paese, non sono state accolte da Tajani, dalla Gelmini e dagli azzurri in generale più vicini al Presidentissimo. Sono sembrate, piuttosto, il solito tentativo di scalare il movimento, di raccogliere un’eredità che sembra di giorno in giorno assottigliarsi.
‘Giovanni Toti e Mara Carfagna – dice Federica De Benedetto a leccenews24.it – hanno provato fino allo stremo delle forze a portare avanti delle proposte di rinnovamento, proposte concrete e non fittizie, a cominciare dalle modifiche allo Statuto di Forza Italia per far sì che con uno strumento di consultazione dal basso si potessero cambiare le cose. Evidentemente non c’erano le condizioni e adesso è tempo di cambiare’.
Mentre il partito creato da Silvio Berlusconi nel 1993 guarda sempre più al centro e prova a costruire una federazione con i partiti centristi che hanno perso ogni riferimento costruendo il rassemblement che va sotto il nome di L’Altra Italia, Toti e la Carfagna sono convinti che bisogna ricostruire il centrodestra storico ora trainato da Salvini ma che avrebbe bisogno di una guida, a loro dire, più moderata e meno populista.
‘Esiste una comunità di centrodestra – conclude Federica De Benedetto – che vuole fermezza, decoro e determinazione senza urla e slogan. Lavoratori, liberali e riformisti che parlano prima con la testa e poi con la pancia. Da domani a lavoro per creare circoli in tutta la Puglia, #cambiamoinsieme!’
Sembrano insomma trovare sempre più compimento le parole di Francesco Merlo nell’Introduzione al libro su Forza Italia scritto da Fabrizio Cicchitto ed edito da Rubettino: siamo di fronte ad una vera e propria occasione mancata per il centrodestra di costituirsi in forza politica in grado di articolarsi in correnti e di prevedere un successore oltre al suo fondatore. Con la logica del ‘Silvio dopo Silvio’ il partito rischia di dilapidare non solo il consenso ma anche la fiducia di tanti Italiani.
