
Per la perla dello ionio, si sa, il turismo ha sempre rappresentato l’asso nella manica. Negli ultimi anni, infatti, la città bella è diventata una delle mete più gettonate. Lo hanno confermato le presenze reali. Lo hanno ribadito i “click” sui portali online dedicati ai viaggi.
Gallipoli ed il turismo, da un lato, la pessima gestione turistica dall’altro almeno secondo Sandro Quintana, presidente del movimento Italia Destati secondo cui “a pochi mesi dall’avvio della stagione balneare che vede la perla dello Jonio al centro del turismo non solo in Puglia, ma in un contesto nazionale ed internazionale ancora si fanno attendere azioni concrete per veicolare il turismo”. Insomma, per Quintana non solo la promozione è “Inesistente” ma fatto ancor più grave è che “Gallipoli non sarà presente all’importante vetrina della Bit, Borsa Internazionale del Turismo, che si terrà nei prossimi giorni a Milano”.
“A questo punto -continua – vogliamo sapere dove sono andati a finire i soldi destinati per dei settori precisi. Eppure, gli introiti della tassa di soggiorno, per decisione votata ed approvata in Consiglio Comunale, sono da destinarsi al turismo, ma che fine hanno fatto quelle entrate? Si parla di oltre 300mila euro. Che fine hanno fatto anche le entrate relative alle multe da destinare, per legge, alla sicurezza stradale? In questo caso, oltre 2milioni di euro di cui ne sono stati spesi solo 70mila. La restante parte si è volatilizzata nel nulla? Il sindaco Francesco Errico è tenuto a spiegare ai cittadini in modo trasparente perché tarda la programmazione turistica, trascurata per molto tempo, e che oggi è difficile ignorare”.
“ Il 30 novembre scorso –si legge nella nota– il primo cittadino avrebbe dovuto comunicare quali fossero i programmi per la nuova stagione estiva. Siamo a febbraio e ancora tutto è avvolto nel silenzio, fin troppo amato da Errico che si trincera dietro il mutismo. Un’amministrazione comunale gelata anche nelle scadenze. Ricordo ancora – conclude Quintana – i tavoli di concertazione in Prefettura per definire un’adeguata programmazione turistica per il 2014 sulla base del disastro vissuto e segnalato la scorsa estate. Per caso, le entrate relative alla tassa di soggiorno e alle multe sarebbero servite, invece, per coprire i buchi di bilancio? Anche a questo è tenuto a rispondere il primo cittadino che ha anche la delega al turismo. Un sindaco che primeggia in rete, attento a zittire in malo modo sui social network chi avanza critiche costruttive per cambiare la pessima gestione amministrativa. Insomma un sindaco virtuale che di virtuoso politicamente, invece, non avrebbe nulla. Solo proclami e spot pubblicitari per abbagliare coloro che, al contrario, non si fanno abbindolare da parole mosse dalla sua politica fatta da ombre e penombre, di mancata trasparenza e mancata maggioranza. Un fallimento per Gallipoli e per la sua programmazione”.