Gelo nelle scuole leccesi, Gabellone:’Riscaldamento garantito per cinque ore’

Gelo nelle scuole. La redazione di Leccenews24.it stamattina ha contattato telefonicamente il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che assicura:’Almeno per quattro/cinque ore garantiremo il riscaldamento’.

I tagli a risorse e competenze previsti dalla cosiddetta ‘Riforma Delrio’ stanno causando disagi molto fastidiosi dal punto di vista delle Province italiane, ivi compresa quella leccese. Ora come ora emergono conseguenze poco confortanti relativamente a tali scelte politiche; una tra tutte, l’incertezza d’intervento sulle spese vive di gestione e funzionamento degli Istituti scolastici da parte di Palazzo dei Celestini. Tutto ancora molto aleatorio, insomma. Molte scuole salentine alzano la voce, chiedendo ascolto. Alcuni studenti raccontano addirittura di rimanere in classe con giubbotti, berretti e sciarpe a causa dei termosifoni funzionanti a fasi alterne.

A tal proposito, la redazione di Leccenews24.it ha contattato telefonicamente il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, per chiedergli come Palazzo dei Celestini intenderà muoversi. «Riscaldamento dalle quattro/cinque ore. Un minimo di margine di contenimento dobbiamo riservarlo – ci riferisce – i tagli sono così elevati che è dubbia anche la competenza rispetto alla possibilità di mantenere a carico nostro la spesa. Stiamo garantendo il momento assicurando condizioni minimali, sperando di venir al contempo capiti per lo sforzo. Già nei primi di dicembre avevamo chiesto comprensione ai dirigenti scolastici, sempre attenti e disponibili, seppur nella limitatezza delle loro azioni».

Non solo. Il numero uno di Palazzo dei Celestini annuncia un incontro importante: «Il presidente Nazionale dell’UPI, Alessandro Pastacci, ha accolto la mia proposta di anticipazione dell’assemblea generale a Roma, dal 28 al 15, perché noi in questo momento siamo in difficoltà estrema, con responsabilità in tema di garanzia dei servizi minimi e pubblica utilità che ci vedono drammaticamente coinvolti. Nel frattempo, Lunedì incontreremo le segreterie generali Cgil, Cisl e Uil, ma anche Ugl e Cisal, per porre il problema».

Bisogna considera un altro aspetto. Le Province sono in chiusura, poiché la riforma costituzionale ne prevede l’eliminazione. Si vive una fase drammatica iniziale, ma da qui a un anno il processo dovrebbe venir completato nella sua interezza. Occorre affrontare con coraggio una fase transitoria, in cui magari tutti gli aspetti normativi possano realizzarsi compiutamente. Ed è la fase più difficile.

«Noi cercheremo di garantire in ogni modo i servizi a tutto tondo. Naturalmente, è impossibile pensare che tutto possa procedere come è stato fino al 31 Dicembre, ma noi le avvisaglie di questa situazione le avevamo già percepite prima. Vogliamo contenere i consumi attraverso una maggiore razionalizzazione, con degli accorgimenti, evitando tagli considerevoli».