
“È ormai nota alle SS.LL. l’attuale congiuntura che si protrae da anni che ha inevitabilmente inciso sulle relazioni tra Governo centrale ed istituzioni territoriali attraverso una serie dirompente di misure economiche che, in modo particolare per le Province, hanno impattato sulle erogazioni di servizi alla collettività e sui relativi bilanci. In questa cornice si colloca la Legge n.56/2014 sul riordino delle funzioni provinciali che vede, da un lato, impegnati gli osservatori nazionali e regionali ad assicurare l’opportuna uniformità di orientamenti e, dall’altro, le Regioni a normare e formalizzare le predette attività di riordino entro il 31 dicembre p.v. In tale contesto si colloca l’attività della Fondazione ICO “Tito Schipa che, come noto, da sempre caratterizza un’importante attività culturale riconosciuta anche in ambiti sovraregionali che vede impegnate figure professionali di elevata specializzazione e caratterizzazione”.
Inizia così la lettera che il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ha inviato al Governatore di Puglia, Nichi Vendola e all’Assessore Regionale alla Cultura, Silvia Godelli e che ha come oggetto il periodo di crisi che sta vivendo la Fondazione Ico Tito Schipa .
“Risulta fondamentale, nell’ambito dell’attività della Fondazione – prosegue nella missiva il numero uno di Palazzo dei Celestini – una fase di programmazione delle manifestazioni sia in ordine alla calendarizzazione delle stesse sia dell’eventuale acquisizione di contribuzioni nazionali. È in atto uno sforzo tra Provincia, organizzazioni sindacali e personale tutto per garantire continuità di attività per il 2015. Tuttavia, i tagli finanziari previsti dal Governo non consentono, al momento, di garantire il finanziamento di tale attività.
Ma a preoccuparsi delle sorti dell’istituzione anche il Partito Democratico che, per bocca del Coordinatore della Segreteria Provinciale, Gabriele Abaterusso, fa sapere: “La cultura però non può e non deve morire con le Province: questa è la posizione del PD salentino. Ecco perché siamo tutti chiamati in causa affinché la sopravvivenza dell’Orchestra leccese, importantissimo patrimonio per tutta la Puglia, diventi una battaglia comune e condivisa in maniera trasversale. Per questo non siamo soddisfatti delle parole dell’assessore regionale alla cultura. Lo scaricabarile non funziona, soprattutto quando ci va di mezzo la cultura e il lavoro di 60 orchestrali. E gli appelli di tanti esponenti dell’arte e della cultura italiana, a cominciare dal premio oscar Nicola Piovani, ci spingono a non mollare. Da qui l’appello del PD in direzione di parlamentari e consiglieri regionali. Deputati e senatori facciano sentire la loro voce al governo”.
Molto duro, invece, il Consigliere Regionale di Forza Italia Luigi Mazzei che prima attacca il collega democrat Sergio Blasi colpevole di puntare il dito nei confronti della Provincia quando la situazione drammatica in cui versa l’Ico tito Schipa è colpa, a suo dire dell’Ente Regione che tarda a trasferire la somma di 300mila euro: “Ci vuole veramente un bel coraggio: Blasi attacca la Provincia di Lecce, quando è colpa della ‘sua’ Giunta Regionale se oggi è a rischio la fondazione Ico Tito Schipa di Lecce. Blasi pensi ai 300 mila euro che la ‘sua’ Giunta continua a non trasferire alla fondazione, così come si preoccupi dell’inedia della maggioranza a cui appartiene sul conferimento delle deleghe alle Province, che sta mettendo a rischio la stagione orchestrale. Ci vuole serietà e sarebbe il caso che qualcuno appendesse al chiodo l’ipocrisia utile alle primarie, perché in ballo c’è il futuro di decine e decine di lavoratori. Dipendenti che per loro, chissà perché, -conclude- hanno meno valore degli 11 raccomandati… ops, fortunati stabilizzati del Teatro Pubblico Pugliese”.
Tania Tornese