“La passione per la ricerca non diventi una vita di passione”, Zara inaugura l’anno accademico e pensa ai ricercatori

Il Rettore ha fatto appello ai decisori politici affinchè non lascino alla deriva le Università che, come Unisalento, sono in territori svantaggiati.

Inaugurazione dell’Anno accademico per l’Ateneo salentino questa mattina. Ad aprire la cerimonia il rettore dell’Università, Vincenzo Zara, che si è interrogato “è ancora possibile usare il verbo ‘volere’ o dobbiamo limitarci a costruire ciò che tra mille difficoltà economiche e rivoli burocratici ci è appena consentito?”

Provocatorio il rettore di Unisalento che ha tunato “l’Univesità non è il luogo della rassegnazione, né può essere il momento per decretarla all’inaugurazione dell’anno accademico di un Ateneo come il nostro nel Mezzogiorno d’Italia, consapevole del proprio ruolo di promozione culturale e sociale in un territorio segnato da decenni di svantaggi più spesso inflitti che auto procurati. Qui conosciamo la fatica e la dedizione. Sappiamo cosa significa lavorare duramente e negli ani abbiamo maturato nostro malgrando, una resilienza fuori dal comune“.

“A fornirci energia continua, a sostenerci in questo costante e a volte improbo impegno io credo sia l’amore per il sapere, quella passione e qual trasporto che tutti noi proviamo nel portare avanti con metodo scientifico le nostre indagini nei laboratori, nelle biblioteche, sul campo, nel confronto con i nostri pari e con gli studenti. In una parola è la ricerca che ci guida”

Passione e impegno sono le parole d’ordine nel nostro lavoro quoridiano. Ed è proprio la passione a consentire il raggiungimento dei migliori risultati. Ne sono prova i tanti brillanti gruppi di ricerca del nostro Ateneo.”

E qui una battuta era d’obbligo “l’essenziale è che la passione per la ricerca non si tramuti in una vita di passione, quella che si trovano a vivere da una parte i precari della ricerca e dall’altra gli strutturati per i quali è molto difficile l’avanzamento di carriera”.

Insomma, “alla lunga passione precarietà non sono un binomio vincente“.

Inevitabile l’attacco alle politiche di Governo degli ultimi anni che, secondo Zara, “sono state a senso unico in una costante contrazione di finanziamenti alle Università, che ha generato a cascata effetti particolarmente negativi sugli Atenei collocati in territori economicamente svantaggiati. Tra questi Unisalento che dal canto suo non solo ha saputo gestire oculatamente le ricorse a disposizione, ma lo ha fatto matenendo il livello della contribuzione studentesca intorno al 18% del Fondo di finanziamento ordinario ed estendendo la ‘no tax area’ fino a 16mila euro di ISEE”.

Insomma, un appello ai decisori politici perché “Unisalento merita di più” e perché la ricerca è il motore del mondo, in tutti i settori. Ma un appello anche ai soggetti privati perché investano nella ricerca.

“Ogni anno mi trovo a dover tracciare un ritratto in chiaroscuro, come oggi, ma la presenza tra noi del prof. Roberto Cingolani, eccellenza che da questa Università è partita per tracciare alcune delle prospettive di innovazione e ricerca per il futuro, vuole essere un segnale e un monito per tutti noi!”.

Dopo l’apertura del Rettore, gli interventi istituzionali del Direttore Generale e dei rappresentanti della Consulta del Personale tecnico-amministrativo e del Consiglio degli Studenti.

Infine, la lectio magistralis proprio del professor Roberto Cingolani, Direttore dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia.



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