Inchiesta Ilva. In corso a Taranto l’interrogatorio di Nichi Vendola

Nichi Vendola, ha chiesto di essere ascoltato dalla Procura di Taranto. L’interrogatorio sarà a Taranto.

È iniziato alle 15.00 l’interrogatorio del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale. Il governatore, che ha chiesto di essere sentito, potrà difendersi dall'accusa di concorso in concussione. Il leader di Sel avrebbe esercitato presunte pressioni sul Dg dell'Arpa Puglia per «ammorbidire» una relazione sugli elementi inquinanti prodotti dal colosso siderurgico.

È stato lo stesso Nichi Vendola a chiedere di essere sentito dai magistrati della Procura ionica. Oggi, nel primo pomeriggio, il presidente della Regione Puglia, accompagnato dal suo legale di fiducia, è arrivato al Comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto per essere interrogato nell'ambito dell'inchiesta per presunto disastro ambientale a carico dei vertici dell'Ilva. Concorso in concussione, questa l’accusa. Secondo la Procura, infatti, il governatore pugliese, che ha ricevuto a fine ottobre l'avviso di chiusura delle indagini preliminari, avrebbe esercitato presunte pressioni sul direttore generale dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per «ammorbidire» una relazione sugli elementi inquinanti prodotti dall'Ilva, ipotizzando una mancata riconferma dello stesso Assennato ai vertici dell'Arpa regionale. 

Ad interrogare il Presidente sono il procuratore Franco Sebastio, il procuratore aggiunto Pietro Argentino, il pm Remo Epifani e il sostituto procuratore Giovanna Cannarile. Dopo il suo interrogatorio è previsto quello dello stesso Assennato, mentre il direttore scientifico dell'Arpa Puglia, Massimo Blonda, ha rinunciato ad essere sentito dai pm. 



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