
I sindaci di Andrano, Castro, Diso, Maglie, Ortelle, Poggiardo, Santa Cesarea terme, Spongano e Trepuzzi sono tornati a chiedere al Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, un tavolo di discussione sulla vicenda Tap. Il Presidente ha così risposto ad una lettera, inviata dai primi cittadini, convocandoli stamattina a Palazzo Adorno presso la ex Sala Giunta della Provincia di Lecce. Presente anche il Prefetto, Claudio Palomba.
La lettera
Gli stessi sindaci sottolineano quanto il tema sia d’interesse territoriale.
Crediamo non possano essere sfuggita alla Sua attenzione le gravi tensioni sociali, gli imbarazzi politici ed istituzionali, il debordante livello di litigiosità connesso a quella che certamente oggi rappresenta una delle più gravi problematiche vissute nel territorio salentino: Tap
L’idea è dunque chiara:
Pertanto, invitiamo la Provincia di Lecce a farsi promotrice di un’azione di coordinamento tra gli enti.
Confronto tra le parti
Registrato ormai l’irrigidimento ed il clima “muro contro muro” nel quale si è impiantato il confronto tra le parti, non può la Provincia di Lecce non affiancarsi ai Comuni salentini e deve invece coordinarli e seguirli nella ricerca di una soluzione condivisa.
Dare voce al territorio
Il pronunciamento della Corte Costituzionale di rigetto nel conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Puglia per la mancanza di un’intesa in relazione al procedimento di autorizzazione del gasdotto e le ripetute prese di posizione governative (da ultimo le dichiarazioni del Ministro Galletti) rendono ancora più urgente e non più rinviabile la necessità di dare voce al territorio, uscendo dalla logica della contrapposizione ad oltranza, per ricercare “soluzioni più avanzate”.
Richiesta di un tavolo di confronto
Alla luce di quanto sopra Le chiediamo, sig. Presidente, di assumere un ruolo attivo nella vicenda Tap, chiedendo al Governo un Tavolo di confronto, dove non solo fare chiarezza ma anche determinare le condizioni per il superamento di questo stallo, attraverso soluzioni condivise in grado di tenere insieme le esigenze ambientali con quelle di sviluppo.
La risposta di Gabellone
Così Antonio Gabellone, in riposta alle sollecitazioni dei sindaci.
I sindaci vogliono essere messi a conoscenza dei percorsi tecnici e politici che si stanno realizzando. Sino ad oggi c’è stata un’opposizione ferma all’opera, che rimane, ma cambia la prospettiva. Si vuole comprendere sino in fondo tutto ciò che sta avvenendo, per evitare il rischio che il muro contro muro elimini le sedi istituzionali laddove invece si può ragionare. Non bisogna affatto escludere le municipalità. Questa è la richiesta e faremo in modo di recuperare la partecipazione. L’interlocuzione principale sarà col governo, sia nazionale che regionale.