Incuria nei giardinetti di Piazza Madre Teresa di Calcutta, Foresio:’Un campo minato’

La protesta delle mamme del quartiere avanza. Paolo Foresio, capogruppo cittadino PD:’Serve manutenzione per i giardinetti di Piazza Madre Teresa di Calcutta: da luogo di svago a parco in abbandono’.

I giardinetti di Piazza Madre Teresa di Calcutta – nati per essere un luogo riservato a chi volesse fare fitness all’aperto e dotato di altalene e altri giochi per i bambini, perché potessero avere uno spazio verde in cui correre e divertirsi – versano in stato di totale abbandono. L’incuria di determinate zone, in quella piazzetta, viene sottolineata dal capogruppo cittadino PD a Palazzo Carafa, Paolo Foresio. “Oggi è diventato alla stregua di un campo minato – scrive in una nota pervenutaci in redazione – dove si corre il rischio di farsi seriamente male. Zero manutenzione, zero sicurezza”.
 
A fioccare – riferisce il consigliere comunale di centrosinistra – sarebbero soprattutto le proteste delle mamme di tutto il quartiere; che, oltre al danno di vedere i propri figli privati di un luogo fatto su misura per loro, subiscono anche la beffa di doverli far restare alla larga, per paura che possano ferirsi ai telai arrugginiti dei quali non si riconosce neppure quale fosse la funzione originaria. “Alcuni, anzi, con un po’ di fantasia si potrebbero spacciare per opera d’arte contemporanea, in special modo un cestino dell’immondizia rimasto senza…cestino!”, ironizza Foresio. “Alla luce di tutto questo, chiediamo all’amministrazione comunale di rimettere in sesto i giardinetti, perché – come abbiamo più volte sottolineato – le periferie non devono essere considerate territorio di serie B rispetto al centro storico”.
 
Andrebbe eseguita, insomma, una manutenzione costante e approfondita dei pochi spazi verdi che ci sono oltre l’anello della circonvallazione e va fatto d’abitudine, senza aspettare reclami o segnalazioni dei cittadini. “Vogliamo fatti, non parole – conclude Foresio – se si tiene alle periferie, si agisce di conseguenza e coerentemente con questo”.



In questo articolo: