“Alessandro Delli Noci, come da sceneggiatura già scritta da tempo, è candidato alle prossime regionali. Fin qui nulla di non prevedibile. Ma non si dimette. Questa è l’arrogante sorpresa che ci aveva riservato. Svolgerà l’intera campagna elettorale da vicesindaco e assessore del Comune di Lecce”, con queste parole il Vicepresidente del Consiglio Comunale di Lecce, Andrea Guido, commenta la candidatura del Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Delli Noci, alla carica di Consigliere regionale della Puglia nella coalizione a sostegno del Presidente uscente, Michele Emiliano.
“Non esiste nessuna norma – prosegue Guido – che obblighi alle dimissioni un assessore comunale di un comune capoluogo prima dell’investitura a consigliere regionale. Ma esistono regole, non scritte, che difendono valori altrettanto importati e degni di tutela come le equivalenti opportunità per tutti i candidati”.
Gli esempi dei sindaci di Cutrofiano e Casarano
L’ex Assessore all’Ambiente di Palazzo Carafa cita l’esempio del Vicesindaco di Padova, ma anche due altri modelli, non distanti dal capoluogo salentino: “Così come ha fatto il vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzini e, senza andare troppo lontano, il sindaco di Cutrofiano, Oriele Rolli, e il sindaco di Casarano, Gianni Stefano, Alessandro Delli Noci avrebbe dovuto dimettersi dall’incarico svolto a Palazzo Carafa prima di intraprendere la propria campagna elettorale a supporto del suo attuale mentore Michele Emiliano”.
Posizione privilegiata, ma niente accuse
“Appare evidente – conclude – che la sua posizione in città, nel corso della campagna elettorale, può favorire ogni sua iniziativa di propaganda politica e ogni sua azione tesa al conseguimento dei consensi e dei voti. Con questo non voglio certo accusare preventivamente Delli Noci di usare il suo ruolo di amministratore pubblico per i suoi personali fini di carriera politica, ma voglio accendere un faro su questa sgradevole e inopportuna decisione del nostro vicesindaco e sul fatto che, finora, non abbia neanche voluto toccare pubblicamente questo scottante e imbarazzante argomento”.
