‘Il degrado si è impadronito di Parco Tafuro, da Salvemini e Delli Noci solo promesse’, Mario Fiorella sceglie le periferie

Dura presa di posizione del candidato a sindaco di Sinistra Comune. Il parco del quartiere Leuca è ormai diventato ricettacolo di abbandono, vandalismo e spaccio.

In una città che di verde non ne ha così tanto, Parco Tafuro sarebbe potuto essere uno spazio attrezzato bellissimo con panchine, giochi per i bambini, alberi, piante e piccoli percorsi per passeggiare. Così era stato pensato negli anni 90’. Nulla di tutto ciò, però, è rimasto. Il degrado, l’abbandono, il vandalismo e anche lo spaccio la fanno da padrone e per Mario Fiorella, candidato a sindaco di Lecce per Sinistra Comune è giunta l’ora di fare qualcosa per rispetto nei confronti di quei cittadini che abitano nella zona e che vorrebbero fruire di quel parco in maniera urbana.

‘Il parco, che ha un potenziale notevole, presenta molteplici problemi. La struttura è stata concepita senza tener conto degli obbligatori criteri di sicurezza: non è recintata, i giochi non sono dotati di materiale anti-shock e anticaduta (brecciolina, materiale respingente etc.) e non viene svolta regolare manutenzione. Si registrano atti di vandalismo. La sera il parco – soprattutto una zona scarsamente illuminata – diventa luogo di spaccio, fatto che è stato testimoniato da esercenti e residenti. Non vi è alcuna forma di sorveglianza e la struttura è aperta anche la notte’.

Ne ha per tutti Fiorella che rimprovera alle passate amministrazioni di non aver fatto nulla per migliorare quell’area urbana. Addirittura nel febbraio 2018 nacque, su iniziativa di Manuel Buccarella, oggi candidato nella lista Sinistra Comune, un comitato per la tutela del parco.

Quel comitato si recò anche da Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci per esprimere tutte le proprie preoccupazioni visto che a frequentarlo sono tante famiglie e tanti bambini in una zona periferica della città.

‘Le richieste del Comitato – ricorda Mario Fiorella in una nota – erano piuttosto circostanziate: si chiese, in particolare, la recinzione dell’intera area, al fine di preservare i giochi, le panchine e la pubblica incolumità, visto che il parco è spesso visitato – soprattutto nelle ore serali e notturne – da spacciatori e vandali. Salvemini rispose che per realizzare la recinzione non vi erano risorse trattandosi, peraltro, di una superficie piuttosto vasta. Confermò l’assenza di fondi a bilancio per il Quartiere Leuca, anche perché interessato nel recente passato da interventi di rigenerazione urbana. Promise la manutenzione ordinaria dei giochi. Il sindaco e il suo vice Delli Noci manifestarono, inoltre, disponibilità alla richiesta di fornire di recinzione almeno l’area dei giochi, potenziare l’illuminazione pubblica del parco, posizionare una rete nell’area in cui si gioca a pallone, per impedire che lo stesso finisca sui binari della ferrovia e i ragazzi vadano a recuperarlo con grave rischio per la loro incolumità. Per la videosorveglianza, anche limitata alla sola area giochi, il sindaco fece presente che non vi erano le condizioni ed i fondi necessari’.

Insomma, a distanza di tempo si può constatare che nulla è stato fatto. Come ripartire dalle periferie allora se non cominciando da piccoli, ma significativi interventi per le zone pubbliche? Fiorella non ha dubbi, quel parco e quei cittadini meriterebbero di più.