‘Senza risorse economiche il Comune è ingessato’, Adriana Poli Bortone e Paola Bruno rilanciano l’Ufficio Fondi Europei

Inizia il viaggio di leccenews24.it tra i candidati al Consiglio Comunale. Idee, proposte, progetti per rilanciare una città che ha bisogno di ripartire. Oggi è la volta di Paola Bruno.

‘In questi anni sono stati smantellati gli uffici comunali che si occupavano del reperimento dei fondi nazionali e internazionali. Se andate nella Direzione Politiche Comunitarie del municipio troverete soltanto un dirigente e un impiegato. Non credo che con due persone si riesca ad affrontare una programmazione comunitaria così vasta e così complessa. Noi abbiamo cambiato Lecce con i soldi dell’Unione Europa;  adesso, invece, l’Amministrazione non è organizzata per niente. Per questo vanno trovate le professionalità giuste’.

Non toccatela sul suo cavallo di battaglia perché altrimenti Adriana Poli Bortone tira fuori le unghie e comincia a snocciolare dati e percorsi.

‘Se Lecce è stata totalmente recuperata, restaurata e rilanciata i meriti sono nostri. Ma se l’abbiamo potuto fare è perché abbiamo captato e reperito finanziamenti nazionali e internazionali che ci hanno permesso di riportare la luce dove c’era il buio’.

Il perno del programma della Senatrice sta proprio qui, nella ricostituzione di un Ufficio Fondi Europei per reperire e captare risorse comunitarie in grado di finanziare la ripresa di Lecce. Quindi parte subito la stoccata a Carlo Salvemini: ‘Col piano di rientro lasciato da Carlo Salvemini  il 7 gennaio scorso non potremo utilizzare nulla e dico nulla del bilancio del comune di Lecce perché è un bilancio ingessato.  Bisogna restituire 2 milioni all’anno, non si può quindi progettare e programmare nulla con i soldi del comune perché soldi nelle case non ce ne sono. Certo,  bisogna saperli fare i bandi nazionali e internazionali, trovare gli sponsor che vogliono investire sulla città di Lecce, costituire una fondazione di partecipazione pubblico-privata per la programmazione e gestione degli eventi finanziati, occorrono uffici comunali che abbiano professionalità giuste per captare i fondi’.

Accanto ad Adriana Poli Bortone, per sottolinearne l’iniziativa, Paola Bruno nelle vesti di commercialista, esperta di finanza agevolata e fondi pubblici ma soprattutto in quanto candidata al Consiglio Comunale nella lista Adriana Poli Bortone Sindaco.

‘Va rimessa in moto la macchina della progettazione comunitaria, che è sì una macchina farraginosa ma che è anche  l’unica in grado di portare risorse economiche sul territorio per finanziare attività che altrimenti andrebbero fatte solo e soltanto con i soldi delle tasse. Ma non possiamo continuare a vessare i leccesi, non è giusto e non porta a nulla. Tutti gli enti attingono dalle risorse comunitarie, perché il Comune di Lecce non lo deve fare? Che senso ha mettere tasse e balzelli che non portano a nulla se non a vessare il cittadino?’.

E a chi le fa notare che i competitor ritengono il voto ad Adriana Poli Bortone un voto inutile, la risposta di Paola Bruno giunge immediata: ‘Basta con questa storia del voto utile. Noi dobbiamo dare il voto migliore e il voto migliore va dato a chi ha già dimostrato di saper governare la città e le sue marine’.

(pubbliredazionale elettorale)



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