La Puglia di Schittulli: ‘Aboliremo il ticket a redditi inferiori ai 24mila euro’

Il suo entourage lo definisce la cura per la Puglia giocando sulla sua professione di medico oncologo ma, Francesco Schittulli, in questi giorni, a Lecce è realmente determinato a recuperare i ritardi di una Regione che non è più la California del Sud

Vuole mettersi al più presto alle spalle i dieci anni di Nichi Vendola e spera di poterlo fare da presidente della Regione Puglia. Abbiamo incontrato Francesco Schittulli a Lecce, nel bel mezzo di un tour elettorale che lo vede impegnato, per questo weekend, nel Salento.

Schittulli, medico di fama internazionale e presidente della Lega contro i tumori, ha da poco ricevuto il crisma dell’ufficialità per quanto riguarda la candidatura alla presidenza della Regione Puglia, dopo mesi di acceso dibattito e di asprissimi conflitti interni al Centrodestra pugliese e alla stessa Forza Italia. Sarà lui quindi a dover contendere a Michele Emiliano la successione a Nichi Vendola alla guida della Regione più lunga d’Italia. Ed è proprio dagli opposti della politica vendoliana che intende partire Schittulli per amministrare la sua regione.

Messa da parte la fiducia di Berlusconi e sperando nel sostegno di Raffaele Fitto, vero leader dei moderati pugliesi, il professore è pronto a ragionare sul futuro di una regione penalizzata dalla politiche “disastrose” del Centrosinistra, a partire dalla Sanità che negli ultimi anni – come sostiene Schittulli – in Puglia è diventata un’emergenza. Il diritto alla salute della persona – dice – è la prima tutela che bisogna garantire, senza di questa nulla ha senso, ecco perché il candidato del Centrodestra parte dall’impegno di abolire il ticket per chi ha un reddito inferiore ai 24mila euro all’anno. Accanto a questo c’è bisogno di armonizzare le istanze di tutto il sistema regionale senza principesse e cenerentole fra territori.

Non dimentichiamo che Schittulli qualche anno fa, da presidente della Provincia di Bari, è stato autore e interprete di un progetto di revisione regionale del territorio, dando vita al progetto della regione federiciana che prevede l’assimilazione delle province di Foggia, Bat e Bari sotto uniche insegne regionali, distinte e separate dalla Regione Salento. Si tratta di un progetto perfettamente in linea con quello del Movimento Regione Salento di Paolo Pagliaro, che vedrebbe una Puglia articolata in due.



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