‘Una farsa da fermare’. Non usano giri di parole da Puglia Popolare Lecce per definire le Primarie del Centrosinistra che il 26 novembre dovrebbero scegliere il candidato sindaco di coalizione. Dopo il rifiuto del Pd ad individuare un proprio candidato (Sergio Signore si è sfilato), la corsa resta tra il primo cittadino uscente Carlo Salvemini e Pierpaolo Patti, candidato dell’ala sinistra dello schieramento. Senza un competitor del Partito Democratico e senza un candidato dell’ area civica moderata dellinociana, il rischio è quello di far fare una passeggiata a Salvemini ma di indebolire la coalizione nel rush finale, ovvero nell’ unico confronto che conta, quello decisivo della prossima primavera in cui si sfideranno centrodestra e centrosinistra.
“Il Coordinamento cittadino di Puglia Popolare Lecce torna a chiedere di fermare le primarie e nel contempo ha dato mandato al Coordinatore Francesco Foresio di avviare il dialogo con tutte le forze politiche moderate non schierate in nessuna coalizione per costruire un programma credibile per Lecce 2024′.
Lapidaria la valutazione del percorso politico di coalizione da parte di Puglia Popolare Lecce, che in più occasioni ha dimostrato il suo mal contento.
“Avevamo ragione a chiedere a gran voce la presenza di un candidato espressione del civismo targato Alessandro Delli Noci, proprio per dare un senso al confronto sull’idea futura di città. Dopo la decisione del Pd a non partecipare alla competizione con un proprio candidato ci chiediamo che senso abbia ancora tenerle.
Un esercizio utile per ratificare la candidatura di Carlo Salvemini rischiando che una scarsa partecipazione lo delegittimi?”.