Lecce città bike friendly? Per Baglivo è una bufala: ‘Restituiamo ai cittadini piste ciclabili vere’

Il candidato a sindaco del M5S si sofferma sullo stato di degrado in cui versano tante piste ciclabili della città, a cominciare da quella che avrebbe dovuto collegare Lecce a San Cataldo

‘Mi sono chiesto: sono solo io che quando vado in bicicletta a Lecce rischio spesso di morire investito? Ovviamente no. Tutti quelli che usano in città le due ruote rischiano la propria incolumità. Questo perché Lecce ha piste ciclabili senza corsie di rispetto, con pochissime zone 20 o 30’

Ci scherza su Arturo Baglivo alla notizia che la città di Lecce, per la quale si candida ad essere sindaco con i pentastellati, qualche giorno fa ha ricevuto la bandiera gialla bike friendly. Tanti i commenti entusiastici (tra i quali quelli del dirigente del settore che si diceva soddisfatto), ma anche tante dure prese di posizione, in primis da parte da chi non ha potuto fare a meno di notare che su quella bandiera gialla campeggiavano solo due biciclette, anziché le 5 che avrebbero testimoniato il pieno successo del progetto teso a rendere le due ruote veramente alternative alle automobili.

“Lecce sulla bandiera consegnata – dice Baglivo – ha avuto solo due biciclette su cinque. In pratica, significa insufficienza. Dunque, mi chiedo cosa ci sia da gioire. Per noi Lecce deve diventare davvero una città bike friendly con cinque biciclette sulla bandiera. Con piste ciclabili vere, con ciclovie di collegamento, ripristinando quelle vandalizzate e dismesse”.

E il pensiero corre alla pista che dovrebbe unire il capoluogo alla marina di San Cataldo, una strada splendida parallela a Via Del mare. Lo stato di quella pista è noto e purtroppo la sua impraticabilità viene vista come un vulnus da chi vorrebbe veramente lo sviluppo delle due ruote.

“Un suggestivo percorso di 8 chilometri che, immerso nella natura, collega la città alla sua marina. Ideale per turisti e rigenerante per i leccesi. Peccato sia completamente abbandonata e sommersa dai rovi, vandalizzata e predata persino dei pannelli fotovoltaici per l’illuminazione. Un’opera incompleta, come troppe opere pubbliche a Lecce. Immaginate quanto sarebbe bello recuperare un’infrastruttura, costata centinaia di migliaia di euro – conclude Baglivo – per percorrere con la bicicletta, in sicurezza, un tratto di strada evitando di rischiare la vita tra le auto. Significherebbe garantire anche un servizio sempre più richiesto dal mercato del cicloturismo. Un’opera utile al cittadino leccese ma anche funzionale nell’ottica di un rilancio organico del quartiere Stadio, dell’intera area urbana leccese e delle sue marine”.