
“La Legge di Stabilità che abbiamo approvato ieri in via definitiva alla Camera è, per la prima volta dopo anni, una manovra con un forte spirito antirecessivo ed espansivo, coraggiosa, attenta al lavoro e alle politiche sociali, con un impianto innovativo e coerente”, così l’onorevole del Pd, Salvatore Capone, si dice soddisfatto del lavoro svolto anche alla luce della “riduzione per 18 miliardi delle tasse sul lavoro e le imprese; del collegamento della legge di stabilità con le riforme fiscali, del lavoro, della scuola, della giustizia e Patto di stabilità interno superato per le regioni e fortemente allentato per gli enti locali”.
Insomma, una Legge che, secondo Capone, consentirà di invertire la rotta, anche riguardo ai temi sociali per i quali vengono messi in evidenza “gli stanziamenti per il Fondo per la non autosufficienza, per le politiche sociali e per le adozioni internazionali, gli interventi a favore della famiglia, dal bonus bebè al Fondo per gli Asili nido, quelli per il diritto al lavoro dei disabili, per il Fondo banco alimentare, a sostegno della Riforma del Terzo settore, l’incremento del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo finalizzato ad assicurare l’ampliamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e quelli per il nuovo Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”. E poi la Sanità con “la decisione per cui, grazie all’intesa tra Governo e Regioni, l’Italia sarà il primo Paese al mondo a fornire farmaci innovativi destinati alla cura dell’Epatite C a chi ne ha più bisogno”. Ancora, nella Legge vi sono politiche per la famiglia, oltre a sgravi contributivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato volti a scoraggiare il precariato.
Eppure, come si legge nelle note del centrodestra pugliese non sono tutte rose e fiori. Tra le note dolenti della Normativa la bocciatura delle stabilizzazioni pugliesi.
Su tutti, il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Amoruso, che scrive quanto la Legge appena approvata dai parlamentari sia “la dimostrazione plastica del modo di fare politica di questa sinistra, sfrontata e sfacciata nel prendere in giro i cittadini facendo leva sulle aspettative più delicate, come quella di un lavoro stabile nella pubblica amministrazione”. “E’ importante ricordare –aggiunge- che le stabilizzazioni pugliesi si siano ancorate al comma proposto proprio dal Pd, tra cui gli onorevoli Decaro e Ginefra, poco prima delle primarie. Oggi, è quella stessa sinistra a bocciarle, a primarie celebrate. Così come bisogna ringraziare l’infausta riforma Delrio sulle Province, che sta facendo trascorrere un Natale di preoccupazione ai circa 60 mila dipendenti provinciali. Un caos senza precedenti, ancorché prevedibile quando la sinistra pugliese approvò la legge e questo è grave. Lo dicemmo già da allora, nel vano tentativo di non creare false speranze nei cittadini interessati e di non calpestare i diritti di chi ha partecipato in buona fede ai concorsi regionali come quello per i funzionari. Ed oggi, ahinoi, possiamo dire di averci visto giusto: il comma 529 e le stabilizzazioni erano un bluff ordito da Roma a Bari per dare benzina al motore delle primarie. Ma ora –conclude- quel motore è fuso e restano solo tante macerie”.
"Oggi posso dire di aver visto lontano quando in Consiglio regionale, in sede di approvazione della legge sulle stabilizzazioni, oltre a dire che erano palesemente incostituzionali, perché allargate anche alle partecipate, affermai che non si teneva conto degli oltre 1657 dipendenti delle Province in esubero senza funzioni. Ora si scopre con la legge di stabilità che avevo perfettamente ragione e che la Giunta regionale era in cattiva fede perché tentava di dare false promesse ai precari delle Fabbriche di Nichi in vista delle primarie". Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei.