La strada per il governo giallo-rosso è stata lastricata da non pochi ostacoli. Superato il nodo dei vicepremier e del ‘ruolo’ che avrebbe avuto Luigi di Maio nel bis; risolti i battibecchi sulle poltrone da occupare dai nomi del Pd e del Movimento Cinque Stelle; archiviato lo scoglio del voto sulla piattaforma Rousseau, il premier incaricato Giuseppe Conte è salito al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, stringendo tra le mani la lista dei ministri da presentatare al Capo dello Stato. La squadra c’è: è stata resa nota ai giornalisti che hanno affollato la Sala Stampa allestita presso la “Loggia d’Onore”.
La lista dei Ministri
Tutte le caselle sono state ‘riempite’, trovando i volti giusti per guidare i dicasteri più importanti e strategici per il Paese. Come si mormorava da giorni, la salentina Teresa Bellanova, renziana doc, avrà un posto nel Governo dell’avvocato del popolo. Guiderà il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Ministri con portafoglio:
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: Luigi Di Maio (M5S)
- Ministero dell’Interno: Luciana Lamorgese (Tecnico). Laureata in giurisprudenza, avvocato, ha svolto numerosi incarichi prima di accettare il ruolo di guida del Viminale, entrando a far parte del secondo esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Prende il posto di Matteo Salvini.
- Ministero della Giustizia: Alfonso Bonafede (M5S). Una delle poche conferme. Obiettivo proseguire sulla strada delle riforme già avviate e sbloccare quelle rimaste in stand by.
- Ministero della Difesa: Lorenzo Guerini (PD)
- Ministero dell’Economia e delle Finanze: Roberto Gualtieri (PD)
- Ministero dello Sviluppo Economico: Stefano Patuanelli (M5S)
- Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali: Teresa Bellanova (PD). Con un passato da sindacalista nella Cgil e sempre in primo piano nella lotta al caporalato e allo sfruttamento, nel 2014 è stata nominata sottosegretario di Stato al Lavoro nel Governo Renzi. Il 7 marzo 2016 diventa viceministro al Ministero dello Sviluppo economico, incarico mantenuto anche nel governo Gentiloni.
- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Sergio Costa (M5S). Altra conferma del govello giallo-verde.
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: Paola De Micheli (PD)
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Nunzia Catalfo (M5S)
- Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: Lorenzo Fioramonti (M5S)
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo: Dario Franceschini (PD)
- Ministero della Salute: Roberto Speranza (LeU)
Ministri senza portafoglio:
- Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione: Paola Pisano (M5S)
- Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta: Federico d’Incà (M5S)
- Ministro per la Pubblica Amministrazione: Fabiana Dadone (M5S)
- Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie: Francesco Boccia (PD)
- Ministro per il Sud: Giuseppe Provenzano (PD). Prende il posto della salentina Barbara Lezzi
- Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia: Elena Bonetti (PD)
- Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport: Vincenzo Spadafora (M5S)
- Ministro per gli Affari Europei: Vincenzo Amendola (PD)
“Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostre energie, le nostre competenze, la nostra passione per rendere l’Italia un paese migliore”. Così il premier Giuseppe Conte.
