Manifesti contro Simona Manca. Alfarano «Non sottovalutare l”™accaduto»

«Un atto codardo e violento». Commenta cosè¬ il consigliere comunale di Lecce Massimo Alfarano l”™episodio che ha visto protagonista Simona Manca. Solidarietà anche dal Roberto Marti, parlamentare di Forza Italia

«Conosciamoli meglio!». È questa la scritta che capeggia sui manifesti apparsi sui muri di Palazzo Carafa. Sotto una fotografia: il volto impresso in bianco e nero è quello di Simona Manca, vicepresidente della Provincia di Lecce, rea – testualmente- “di supportare i neofascisti di Casa Pound Italia a Lecce”. Insomma, nemmeno tanto velatamente la Manca  è accusata nel  cartello di “appoggiare pubblicamente il raduno fascista che  il gruppo di estrema destra vuole organizzare, dal  5 al 7 settembre”. Poi l’invito “autorganizziamoci, abbattiamoli” perché “la lotta al neofascismo –  come si legge – non è un bisticcio tra ideologie, ma riguarda tutti noi”.
 
I manifesti sono stati rimossi poco dopo, ma resta lo sconcerto per le parole forti contenute al suo interno. Lo stesso turbamento e dispiacere espresso dalla “diretta interessata” che ha dichiarato di non comprendere i motivi dell’attacco essendo “totalmente estranea” all’organizzazione dell’evento previsto a Lecce nella prima settimana di settembre. Estraneità confermata anche da Roberto Marti, parlamentare di Forza Italia. «Prima di accusare o di puntare il dito contro qualcuno – si legge nella nota – si dovrebbe sempre essere certi di quanto si sta asserendo. Nel caso specifico è stato causato un danno a Simona Manca che non ha il minimo coinvolgimento nei fatti che le sono stati contestati. Sarà chi di competenza a fare luce e ad individuare i responsabili dei manifesti affissi sulle mura esterne di Palazzo Carafa. La mia solidarietà, quindi, a lei come politico e come donna».
 
Anche Massimo Alfarano, intervenuto sull’episodio, ha voluto dimostrare la sua solidarietà alla vicepresidente senza però dimenticare una nota polemica «Le accuse anonime, codarde ma violente rivolte a Simona Manca non possono essere lasciate cadere in maniera lieve» ha dichiarato in una nota il consigliere comunale con delega ai Sac.

«Trovo tuttavia sbagliato – aggiunge – il sottovalutarle, riconducendole alla bravata di qualche estremista che scherza con le parole, ma non passa ai fatti. La minaccia immortalata su dei manifesti affissi dinanzi alla porta del Municipio di Lecce deve essere disinnescata e sono convinto che gli organi competenti si stiano già muovendo in tale direzione». 

«In questi giorni, sugli organi di stampa – conclude il consigliere-  tiene banco una polemica un po' provinciale che la sinistra salentina sta cavalcando a suo modo; in tanti si stanno sfilando dalla partecipazione al premio Terre del Negroamaro di Guagnano adducendo come motivo il riconoscimento al Sindaco leghista di Verona. Nemmeno un rigo è stato, invece, speso sulle minacce pervenute a Simona, ma sono sicuro che si sia trattato soltanto della disattenzione del periodo estivo e che presto giungeranno quelli attestati di solidarietà che non sono vuota empatia bensì il senso di appartenenza ad una comunità che rifiuta la violenza anche quando ha matrici di colore diverso dal verde».



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