“Mentre l’agricoltura sta attraversando uno dei periodi più tristi della storia pugliese con le aziende e gli imprenditori abbandonati al proprio destino, la Regione non riesce ad attuare un provvedimento per andare incontro ad un settore ormai al collasso. Si pensi che è di queste ore l’elenco delle specie non più commercializzabili per i vivai: eppure sono passati mesi e mesi dall'allarme Xylella.
Ovviamente nulla si dice sulle procedure per il ristoro economico dei florovivaisti, nemmeno un rigo, nemmeno un provvedimento”, torna a suonare la carica contro la Giunta Regionale il Consigliere di Forza Italia in “Via Capruzzi”, Luigi Mazzei, colpevole, a suo dire, da quando si è stati costretti ad affrontare il batterio della Xylella, di non aver fatto nulla per venire incontro agli operatori di un comparto giunto, oramai, al crollo .
Per Mazzei, inoltre, si assiste ad una grave perdita di tempo, da parte di un centrosinistra compatto, per fare sì che non si discuta la mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni: “La melina che il centrosinistra sta mettendo in campo all'unisono per evitare che si discuta la mozione di sfiducia all'assessore Fabrizio Nardoni ha dell’incredibile e dimostra quanto Sel e Pd, al netto delle scaramucce tra Dario Stefano e Michele Emiliano, condividano un assetto di potere che non vogliono assolutamente perdere e che difendono a spada tratta anche di fronte all'evidenza degli errori che si continuano a commettere”.
Per il rappresentante istituzionale della Regione, inoltre: “Gli imprenditori sono lasciati da soli, anche perché tutta la fretta ormai è condensata nell'assunzione dei 32 Co.Co.Co, madre di ogni battaglia politica, strumento utilizzato in maniera elettoralistica per non perdere i fondi del PSR che sarebbero dovuti finire in altre mani e che sarebbero dovuti essere usati in ben altro modo. Paolo De Castro non poteva essere più incisivo nel suo affondo sui ritardi della Regione Puglia per combattere l’emergenza Xylella, nessuna parola sarebbe più esplicita”.
Infine Luigi Mazzei ritorna sulla rimozione di Nardoni, considerando questo provvedimento come una scossa nei confronti di un Governo regionale che ha come obiettivo finale quello di voler concludere il mandato fino alla sua scadenza naturale: “Noi pensiamo che l’immediata destituzione di Nardoni potrebbe dare un segnale di scossa all'amministrazione accartocciata su se stessa, che non crede più nella propria operatività e tira a campare fino alla scadenza di mandato. Ma il nostro mondo dell’agricoltura non può tirare a campare fino ad allora".