Morosità Iacp. Il Sindaco Perrone «rischio bomba sociale»

Morosità Iacp: migliaia di inqulini degli alloggi popolari salentini rischiano di vedersi tagliati i servizi di luce e acqua a causa del mancato pagamento delle spese condominiali cui Iacp non puè² far fronte, QUesta mattina il Sindaco ha indetto una conferenza sull’argomento

“Siamo seduti su una bomba sociale che sta per esplodere”. Con queste parole, il Sindaco di Lecce Paolo Perrone, ha voluto sintetizzare la grave situazione in cui versa lo stato degli immobili dell’istituto autonomo salentino delle case popolari.

Questa mattina, presso l’Hotel Tiziano, il primo cittadino, insieme all’Onorevole Roberto Marti, gli assessori comunali Attilio Monosi e Gaetano Messuti e il consigliere regionale Saverio Congedo, ha convocato la stampa per dare risalto al grande problema della morosità degli inquilini Iacp.

Sono migliaia gli abitanti della Provincia che si ritrovano senza luce e senza a acqua a causa del mancato pagamento del servizio. L’ex Iacp, ora Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare – ARCA -, “non riesce più a farsi carico ormai delle morosità degli inquilini, scaricando tutte le responsabilità sugli amministratori” ha spiegato il consigliere regionale Saverio Congedo. “La questione rischia di diventare di ordine pubblico” ha sottolineato ancora il primo cittadino leccese.

 “La regione Puglia è intervenuta tra maggio ed  aprile con due leggi di riordino del sistema che riguardano gli alloggi di residenza pubblica- ha proseguito Congedo-. Lo ha fatto con una legge di riorganizzazione degli enti regionali – prima Iacp ora Arca – e con la legge n. 10 del 2014 che riguarda le modalità di assegnazione e di determinazione dei canoni per gli inquilini di queste abitazioni. A nostro modo di vedere, questa legge è stata mal interpretata dallo Iacp di Lecce. La finalità era quella di venire incontro ad una gravissima situazione dal punto di vista sociale e della morosità. Tutta la provincia di Lecce è a rischio di taglio dell’acqua e della luce negli alloggi Iacp. In realtà, secondo noi, la legge è stata mal interpretata quasi con intento vessatorio nei confronti di amministratori e responsabili delle autogestioni”.

La questione, poi, secondo il consigliere regionale, prenderebbe una piega tutta politica, più che sociale, o prettamente tecnica poiché, la responsabile Iacp di Lecce, Sandra Zappatore, è una dirigente regionale del Pd e, il destinatario dell’80% dei provvedimenti di sospensione e di revoca è un’esponente del centro destra salentino.

“Questi – conclude Congedo- sono provvedimenti irrituali. Si parla di sospensione, addirittura di revoche su rappresentanti di autogestione, mentre sul tappeto rimangono insoluti i problemi della morosità e i riflessi di carattere sociale. La legge, approvata con larghissima convergenza da parte di tutte le forze politiche del consiglio regionale, a sostegno di queste problematiche, in realtà viene vanificata nel suo lo spirito”.