Multe pagate con bonifico, manca la valuta. Il centrosinistra:’Interpretazione vessatoria’

Il centrosinistra salentino contesta l’interpretazione del codice stradale, da parte degli uffici comunali, secondo cui le multe pagate con bonifico entro il quinto giorno (nel biennio 2013-2014) sarebbero prive della valuta:’Interpretazione vessatoria della norma’.

In arrivo ai leccesi 8mila lettere pre-ruolo per la riscossione di multe, o per integrazione, riguardanti violazioni del Codice della strada nel biennio 2013-2014. Pare infatti, stando agli accertamenti di Palazzo Carafa, che nel caso in cui il pagamento della sanzione sia avvenuto entro il quinto giorno con bonifico bancario, sarebbe dovuta pervenire anche la valuta. Comminando così – in quanto parziale – l’ammenda pecuniaria prevista dall’art. 203 (comma 3 del Codice della strada) per una somma pari alla metà del massimo della sanzione amministrativa edittale, oltre poi le spese di procedimento.

Non c'è dubbio che i cittadini leccesi, che hanno fatto ricorso al bonifico bancario per il pagamento delle multe subite per violazioni del codice della strada entro i 5 giorni dalla notifica, non possano essere penalizzati – scrive in una nota il consigliere Carlo Salveminia causa di un problema di valuta di accredito sul c/c comunale. Per una ragione semplice: hanno agito in buona fede e non hanno tratto alcun beneficio improprio”. “Per questa ragione – conclude – invito il Sindaco a dare disposizioni agli uffici per il ritiro di quelle lettere di accertamento emesse in evidente violazione del richiamato articolo di legge”.

Anche Antonio Rotundo e Paolo Foresio – rispettivamente presidente della Commissione Controllo e capogruppo cittadino PD a Palazzo Carafa – intervengono tramite una domanda d’attualità. Partendo da un presupposto normativo: il decreto legge 21 giugno 2013 N°69, nell’introdurre la possibilità di riduzione del 30% delle sanzioni amministrative per molte violazioni del Codice della strada a condizione che la sanzione sia pagata entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale, non fa nessun riferimento alla valuta.

Negli stessi verbali della Polizia municipale è scritto che il “versamento” può essere effettuato, entro il quinto giorno, anche tramite bonifico bancario, nulla aggiungendo sulla necessità che anche la valuta debba avvenire entro quel termine.“Alla luce del dettato legislativo – scrivono Rotundo e Foresio – l’interpretazione data dal Comando di Polizia Municipale appare del tutto fantasiosa oltre che vessatoria nei confronti dei cittadini, atteso che la norma non prevede in alcun modo che la valuta debba essere acquisita entro i cinque giorni”.

Poi l’interpellanza all’amministrazione comunali circa le iniziative da adottare “al fine di assicurare un esatta e corretta applicazione della norma in oggetto e se non ritenga di dover richiedere, con urgenza, al Comando di Polizia Municipale l’annullamento degli accertamenti in corso, a tutela dei tanti concittadini che hanno regolarmente pagato la sanzione entro i termini previsti dalla legge”.



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