Nessun problema nella maggioranza, i consiglieri assenti erano ‘impegnati’ a trovare parcheggio

Il Consiglio provinciale saltato per mancanza di numero legale ha scatenato una vera e propria polemica. Alle parole di fuoco pronunciate dai consiglieri di opposizione che avevano invitato Gabellone a dimettersi risponde lo stesso Presidente.

Si sarebbe dovuto discutere di alcuni argomenti ‘caldi’ ed importanti in un momento delicato come quello che sta attualmente attraversando l’ente dopo la riforma Delrio, come l’approvazione del Bilancio pluriennale e del Piano Esecutivo di Gestione ed, invece,  la seduta del consiglio provinciale indetta per questa mattina è saltata. Il motivo è semplice: la mancanza del numero legale. Solo quattro consiglieri di maggioranza su dieci, all’orario prestabilito, avevano risposto all’appello del Segretario provinciale. Una prova del nove, secondo la minoranza, del fallimento politico di Antonio Gabellone e della sua squadra. «È desolante –  hanno scritto in una nota i consiglieri di minoranza – assistere allo “spettacolo” di un’aula consiliare semi vuota i cui unici banchi occupati sono sistematicamente quelli dell’opposizione che ha dimostrato, presentandosi in aula, ancora una volta un ‘senso di responsabilità’ che dall’altra parte, invece, manca».
 
Insomma, per farla breve, secondo il gruppo di minoranza a Palazzo dei Celestini, quanto accaduto oggi, unito ad altre ‘assenze pesanti’ non fanno altro che dimostrare come l’amministrazione di centrodestra stia navigando in acque un tantino agitate, al punto che forse – sempre secondo i dem – Gabellone dovrebbe dimettersi per dare un segnale di ‘dignità politica’.
 
La replica, arriva qualche minuto dopo, con un comunicato stampa a firma del Presidente in cui si spiega un’altra versione dei fatti «In merito allo scioglimento odierno della seduta del Consiglio Provinciale di Lecce e ai "presunti" e fantomatici casi interni alla maggioranza di governo – si legge nella nota – si precisa che alle 11.05, tempo massimo per attendere anche con un po’ di tolleranza l'arrivo di qualche consigliere, sono rimasti "a caccia" di parcheggi nella zona ben 4 consiglieri di maggioranza, che dunque non hanno potuto garantire la loro presenza al momento dell'appello». Insomma, è vero che non erano presenti, ma solo perché non avevano trovato un posto dove lasciare la macchina
 
«Nessun "caso", dunque, tanto più che il centrodestra ha chiesto ai capigruppo di convocare il Consiglio a stretto giro, anche prima di Ferragosto, ma gli stessi consiglieri di minoranza ci hanno chiesto di rivederci alla ripresa dell'attività istituzionale dopo Ferragosto. Richiesta accolta proprio a dimostrazione che non vi sia nessun "caso" nella maggioranza del centrodestra, nonostante le urla (solo mediatiche) di un’opposizione pronta sempre a inventare casi o cavalcare presunte e fantomatiche problematiche».



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