Zingaretti convince anche gli elettori della Puglia: è lui il nuovo segretario del Pd

Da presidente della Regione Lazio a segretario del Partito Democratico. Nicola Zingaretti convince gli elettori del Pd, anche quelli pugliesi.

Vittoria netta per Nicola Zingaretti, che sfiora il 70 per cento di voti alle primarie del Partito democratico. Bastava fermarsi al 50 per cento più uno per evitare il voto dei delegati dell’Assemblea, ma lo scarto è di gran lunga maggiore. È anche il bisogno di maggiore compattezza interna al partito a muovere le preferenze verso il presidente della Regione Lazio, nel tentativo di ricostruire un partito che ha attraversato un periodo polveroso.

A chiedere coesione sono, tra gli altri, i due competitor Maurizio Martina e Roberto Giachetti, a cui si aggiunge Matteo Renzi. “Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta – scrive l’ex premier su Facebook – Adesso basta col fuoco amico: gli avversari politici non sono in casa, ma al Governo”.

Un partito che necessita di lavoro di squadra e unità, che sembra aver trovato in quell’oltre 60 per cento.

Un’affluenza contro le aspettative

La vera sorpresa di queste primarie, però, sta nel numero di votanti. 1,7 milioni di voti, che quasi ripete l’affluenza alle primarie del 2017 per la rielezione di Renzi, certamente altri tempi per il partito. E infatti, le code ai gazebi erano tutt’altro che scontate.

Solo in puglia si registrano ben 80 mila votanti che, in tutto e per tutto, rispecchiano il trend nazionale, lontani dalle precedenti primarie in cui lo scontro era tra Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando a suon di 156mila voti. Da Foggia a Lecce, Zingaretti convince anche gli elettori pugliesi, incassando anche qui un netto 65 per cento. Seguono Martina con un 23 per cento e Giachetti con meno del 12 per cento. Questa volta la Puglia si allinea con l’orientamento nazionale. Buona l’affluenza soprattutto nelle province di Bari, con 26mila voti, e di Lecce con i suoi 15.669 (1815 voti vengono dal capoluogo salentino). E la provincia salentina si esprime in maniera inequivocabile, 78,07 per cento a Zingaretti. Sicuramente un successo per il Partito democratico pugliese che alla vigilia delle primarie aveva fissato l’obiettivo di soddisfazione a 50mila, ampiamente superato.

“Vivere in amicizia, senza rottamare e asfaltare nessuno”

“Stasera le primarie con 1milione e settecentomila votanti, hanno fatto vincere assieme a Nicola Zingaretti una grande comunità di uomini e di donne in carne ed ossa, senza guru e senza oscure piattaforme informatiche che prendono decisioni impossibili da verificare”, riporta Michele Emiliano sul suo profilo Facebook. “Questa comunità ha saputo riprendere in mano un grande partito fatto di milioni di militanti e di elettori restituendolo alla sua origine democratica e plurale. Da oggi vogliamo – prosegue – vivere in amicizia ed armonia senza rottamare e asfaltare nessuno, chiedendo a tutti umiltà e onestà cristalline per opporci alle lobbies che distruggono l’ambiente e la povera gente, al neofascismo che inselvatichisce le nostre periferie sofferenti e ai chiacchieroni che tradiscono ogni giuramento. Riprendiamo la nostra strada senza pensare alle amarezze e alle sconfitte del passato per andare incontro ad un’Italia giusta, determinata e bellissima che faccia della speranza e dell’accoglienza la sua bussola”.

Un nome che mette d’accordo

Con l’appoggio del partito, spetta a Zingaretti ora di risollevare le sorti del Pd che si avvicina alle Europee. Il suo è un nome che fa ben sperare, vantandosi di molti successi elettorali passati, persino contro tendenza rispetto al resto del partito, come la rielezione alla Regione Lazio.

Dedichiamo questa vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta per la salvezza del pianeta” commenta il vincitore. “Dedichiamo questa vittoria a tutti i ragazzi che il 15 marzo riempiranno le piazze italiane per la salvezza del pianeta. Dedichiamo questa vittoria ai cinque milioni di poveri che soffrono per le ingiustizie e che noi vi giuriamo aiuteremo a riscattarsi. Dedichiamo questa vittoria ai troppi giovani disoccupati che hanno diritto al lavoro, agli studenti e alle studentesse che vengono ignorati. E ora voltiamo pagina!”.



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