
Il maltempo non ha fermato la voglia dei salentini, istituzioni e società civile, di dire no alle trivelle nel mare salentino. Ieri mattina c’erano pioggia e vento, ma anche 300 persone che hanno confermato la voglia di dimostrare la loro contrarietà alle trivellazioni al largo delle coste adriatiche e ioniche del Salento. L’iniziativa, organizzata a Leuca dal comitato "No Trivelle Capo di Leuca", promotore dell'iniziativa. e partita dall’Hotel Terminal, ha visto presenza di primi cittadini e amministratori dei Comuni del Capo, ma non solo.
È arrivato infatti il sostegno anche da parte di due parlamentari, Rocco Palese di Forza Italia e Dario Stefano di Sel, che hanno preso l’impegno a portare nel Salento un rappresentante del Governo. Ed è questo quello che chiedono Salvatore Albano, il Sindaco di Porto Cesareo, una delle marine più belle del Salento e il presidente della Provincia Antonio Gabellone che hanno sottoscritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con la quale chiedono al Premier una visita al nostro mare.
“Presidente Renzi, la invitiamo a venire nel Salento a prendere contatto con la nostra terra e la nostra gente. Solo così potrà convincersi delle ragioni del No-Triv”. Questo il sunto della lettera scritta a due mani con la quale si invita già per il prossimo mese di gennaio il Presidente del Consiglio nel Salento. Porto Cesareo è uno dei più importanti paesi italiani a vocazione turistica che ha scommesso tutto sulla valorizzazione delle risorse ambientali, sia terrestri che marine, anche nelle politiche di destagionalizzazione del turismo. L’entità della presenza turistica balneare e diportistica a Porto Cesareo è testimoniata dall’inserimento del Comune nell’elenco ufficiale delle “Località ad economia turistica e città d’arte” della Regione Puglia. Gabellone e Albano nella nota ricordano al Presidente Renzi che Porto Cesareo ospita un’Area Marina Protetta Nazionale riconosciuta Area Specialmente Protetta di Importanza Comunitaria (Aspim), una Riserva Orientata Regionale e tre Siti di Interesse Comunitario sia a mare che a terra.
Ma per rendersi conto veramente di cosa sono queste risorse naturali bisogna vederle con mano, infatti “chiunque viene una volta se ne innamora e torna ancora”, per cui l’invito è finalizzato a far trascorrere a Renzi una giornata nel Salento, per innamorarsene, immergendosi nel mare cristallino, entrando in contatto con gli habitat che si sviluppano nell’Area Marina Protetta e nell’Area Parco Terrestre e, ancora, prendendo contatto con i salentini il cui reddito gira su soli due settori economici: il turismo e la pesca. Proprio quei settori che saranno maggiormente ed irreparabilmente colpiti se il mar Ionio dovesse essere compromesso a causa delle prospezioni per la ricerca di idrocarburi e dall’inquinamento connesso anche alle sole perdite fisiologiche di petrolio nel corso delle estrazioni.
Il primo cittadino, infine, dichiara: “Confido vivamente che il Presidente Renzi accetti il nostro invito e venga a visitare Porto Cesareo. Un luogo meraviglioso il nostro, baciato dalla natura, e già violentato in passato dall’abusivismo edilizio sulla costa che ha distrutto parte del cordone dunale più unico che raro. Non vogliamo altre violenze su questo territorio! La Puglia ha puntato molto sulle fonti di energia alternative agli idrocarburi e grazie al fotovoltaico e all’eolico produce più energia di quella che gli serve. Le politiche energetiche nazionali che riguardano il Salento devono puntare sulle rinnovabili e sono sicuro che se Renzi entrerà in contatto con questo territorio se ne convincerà”.