
L’incontro organizzato dal Dipartimento Diritti umani e Libertà Civili di Forza Italia all’hotel Tiziano e dei Congressi di Lecce è stato da un lato uno momento di riflessione e informazione preventiva sui rischi connessi al gioco d'azzardo patologico presso le sale da gioco, dall’altro l’occasione per proporre rimedi ed interventi atti a contrastare il fenomeno. Tutto ciò anche alla luce di quello che il governo vorrà fare con la legge di stabilità, ovvero autorizzare 22mila nuovi centri che se da un lato produrranno ricchezza anche per lo Stato pari a circa 555 milioni dall’altro ciò comporterà rischi ulteriori di aumento della dipendenza patologica da gioco per le famiglie.
Ritengo che il silenzio non giova a nessuno e far finta sempre che il problema possa riguardare solo gli altri non ci aiuta e recuperare quella credibilità che oggi la gente chiede alla politica tutta.
Il gioco d'azzardo legale in provincia di Lecce presenta, dal lato dell'offerta, un'ampia diffusione territoriale tra i 97 Comuni che compongono il territorio. Da una indagine risalente a due anni fa dell’Osservatorio provinciale delle politiche sociali della Provincia di Lecce relativa all'analisi e alla diffusione del fenomeno del gioco d'azzardo nel territorio della provincia di Lecce, è emerso che le principali aree a rischio risultano essere il nord Salento, ed in particolare il Comune Capoluogo Lecce; la fascia costiera ad ovest del Salento; alcuni Comuni ad est del Salento, quali Diso, Poggiardo, Muro Leccese, Melpignano.
Quando si parla di gioco d’azzardo innanzitutto va inquadrato il problema. E’ possibile distinguere il gioco sociale dal problematico e dal gioco patologico. Per la maggior parte delle persone il gioco d’azzardo rappresenta una semplice attività sociale, che ha il proprio aspetto gratificante in sé e non nel fine da raggiungere o nel risultato da conseguire. Quando il giocatore è motivato da un semplice desiderio di divertimento, ed è in grado di smettere di giocare quando lo desidera, viene definito “giocatore sociale”.
Allorquando l’aspetto ludico diventa secondario rispetto all’impulso di giocare, al bisogno di rischiare, di continuare a tentare la fortuna anche a fronte di perdite clamorose o devastanti, si è in presenza di gambling, un comportamento compulsivo, la cui dinamica può essere assimilabile, pur in assenza di uso di sostanze, ad altre forme di dipendenza, come l’alcolismo o la tossicodipendenza.
Appare opportune evidenziare come sia stata rilevata una discreta associazione tra GAP ed altre forme di dipendenza (alcolismo 73%, tabagismo 60%, dipendenza da sostanza psicotrope 38%) o altri disturbi della sfera psichica (depressione 50%, ansia 41%, disturbi della personalità 41%), nonché una maggior propensione al suicidio, correlata alla compromissione della sfera sociale.
Ancora, i soggetti affetti da GAP presentano un elevato rischio di compromissione finanziaria, con evidenti ripercussioni in ambito familiare e lavorativo, che può arrivare alla richiesta di prestiti usurari.
E’ necessario a mio avviso attivare adeguati interventi di supporto e di assistenza socio sanitaria specifica per le persone affette da gambling patologico e loro familiari, e qui la regione Puglia ha gravi responsabilità atteso che la legge regionale sulle ludopatie poco incisiva e senza adeguata copertura finanziaria non serve a nulla.
Occorre controllare e regolamentare meglio l’allocazione dei punti di offerta da gioco da parte dei comuni che rilasciano l’autorizzazione all’apertura delle relative attività commerciali, oltre che controllare e regolamentare meglio la pubblicità sul gioco d'azzardo legale introducendo soglie di massima. E’ necessario inoltre supportare e promuovere ulteriormente il processo di repressione e contrasto all'illegalità e alla criminalità organizzata che si sono introdotte sia nel business del gioco illegale, che in quello dell'usura. In ultimo risulta importante educare già nelle scuole gli alunni sugli effetti devastanti della dipendenza da gioco patologico.