Nubi nere sull’accordo Poli-Congedo, nel centrodestra regna il pessimismo. Ecco le carte sul tavolo

Nuovo e forse decisivo incontro tra Adriana Poli Bortone e Erio Congedo per cercare l’unità della coalizione. Ecco chi chiederà cosa.

Avrà inizio tra pochi minuti l’incontro del centrodestra per trovare la quadra e presentarsi uniti alle elezioni del 26 maggio. Da una parte del tavolo ci sarà Erio Congedo, vincitore delle primarie con Gaetano Messuti e Mario Spagnolo, suoi partner d’avventura. Dall’altra, siederà Adriana Poli Bortone insieme ai rappresentanti delle civiche a suo sostegno.

Se le quotazioni del borsino elettorale fino a qualche giorno fa sembravano in rialzo visto che il primo incontro tra le parti era stato abbastanza cordiale, nelle ultime ore prevale un pesante pessimismo. Del resto, che la strada non sia in discesa lo dimostra la scelta del terzo candidato sindaco d’area Luca Russo che, dopo aver spalancato le porte ad un accordo per l’unità della coalizione, ha ritirato, proprio ieri sera, ogni apertura confermando la sua scelta a correre da solo, senza se e senza ma.

Del resto, l’oggetto del contendere tra Adriana Poli Bortone e Erio Congedo è molto serio, un nocciolo duro difficile da digerire: chi dei due farà un passo indietro, rinunciando alla poltrona più alta di Palazzo Carafa? Congedo, dopo lo stress delle primarie, non vuole sentir parlare di altri nomi se non il suo, convinto che il patto con gli altri candidati alla competizione (Spagnolo e Messuti) con i loro partiti di riferimento possa reggere bene. Convinto, ancora di più, che le truppe della senatrice non siano così folte.

La Poli, dal canto suo, dopo aver tirato tanto la corda non sarebbe disponibile a fermarsi in cambio di un assessorato per quanto pesante e per quanto prestigioso (tutti dicono che l’offerta sarà per quello alla Cultura).

Insomma, o la mediazione porterà ad un terzo nome oppure il tavolo salterà, anche perché per Congedo il peso dei due schieramenti non è uguale e la Poli non potrebbe chiedere la metà degli assessori della futura giunta come tanti sono certi che chiederà.

Il fatto è, però, che il fronte che si è giocato le primarie una settimana fa non è che sia poi così unito: la Lega vive una dicotomia inconciliabile tra Marti e Caroppo che, secondo alcuni, potrebbe portare a breve ad importanti scelte degli organi nazionali (c’è chi parla di un allontanamento del senatore e chi di destituzione di Caroppo), ma soprattutto ci sono da registrare i rumor secondo i quali anche il fronte che sorregge Gaetano Messuti è più che spaccato dal momento che gli uomini a lui più vicini sembra non vogliano correre per Erio Congedo.

Un rompicato, un puzzle che forse sarà ricomposto tra poche ore.



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