Galatina, oltre un milione di euro per la palestra inagibile. L’assessore Tundo: “Speriamo di consegnarla a ottobre”

Il fatidico taglio del nastro e i proverbiali encomi del cerimoniale d’inaugurazione della struttura, hanno lasciato spazio alla dichiarazione di inagibilità per difetti della pavimentazione. Pronto il bando per l’assegnazione dei lavori.

Sono le 10.15 del 18 maggio 2014 quando, alla presenza di consiglieri, assessori, direttori dei lavori, membri della ditta realizzatrice e amministratori tutti, l’ex vicesegretario regionale Pd Alessandra Antonica esegue l’ineluttabile taglio del nastro in occasione della cerimonia d’inaugurazione della neonata palestra di via Montinari a Galatina, benedetta dai proverbiali encomi del primo cittadino Cosimo Montagna, affiancato dall’assessore Andrea Coccioli. “Consegniamo alla città una struttura sportiva efficiente – affermava l’allora sindaco – in grado di ospitare  parte delle manifestazioni e di soddisfare le richieste che ci pervengono dalle diverse società sportive presenti sul territorio”.

Rincarava la dose l’assessore Coccioli, ritenendosi soddisfatto perché “è sempre piacevole contribuire a rendere disponibile a tutti i cittadini una struttura pubblica, in questo caso un luogo dove svolgere attività sportiva“.

E tuttavia, accantonate le sempre lucide nenie d’accompagnamento dei cerimoniali e osservando a cinque anni di distanza l’edificio imbalsamato svettare nelle sue dimensioni ciclopiche tra le palazzine IACP che costeggiano l’arteria sud-ovest della città, appare utile riavvolgere quel nastro ed evitare di lambiccarsi invano sul “Cui prodest?”, l’interrogativo su chi tragga beneficio da una struttura inutilizzata.

Il bando di gara lanciato dalla regione nel lontano 2006, difatti, prevedeva l’accesso a finanziamenti per la riqualificazione delle periferie e la rigenerazione di quegli ambiti resi marginali da processi di sviluppo insediativo non urbanisticamente corretti. Nel piano di recupero edilizio presentato dall’amministrazione galatinese del tempo compariva la costruzione di un centro polivalente nel quartiere Nachi sito in zona 167, con una spesa di 875mila euro preventivata inizialmente, ma trasformatasi in 900mila euro a base d’asta a seguito dell’analisi degli elaborati del progetto preliminare. I lavori, completati nel 2013, sono stati eseguiti in conformità alla delibera di giunta n. 88/2011 con la quale si era approvato il nuovo quadro economico dell’importo di 1.180.000 euro, determinando un incremento degli oneri regionali di 280mila euro rispetto alle previsioni.

Seguiva il 18 maggio 2014, l’inaugurazione e il taglio del nastro effettuato in un momento in cui la struttura non era agibile, come non lo è odiernamente, a causa di una difformità della pavimentazione che non consente di ottemperare alla sua destinazione d’uso e alla natura di centro polivalente.

“Non bisogna sprecare risorse pubbliche per strutture inidonee e quando si consegnano ai cittadini – commenta l’assessore Loredana Tundo – occorre che siano utilizzabili. Abbiamo tentato di salvaguardare la struttura utilizzandola di mattina per la ginnastica dolce degli anziani in collaborazione con i servizi sociali e abbiamo evitato il degrado dandola in gestione nel trimestre aprile-agosto 2018 all’A.S.D. Doria Gym di Taviano, una società sportiva di ginnastica ritmica, poiché la disciplina è compatibile con il pavimento realizzato in cemento che, invece, non consente l’espletamento di gare di basket e pallavolo come da destinazione d’uso iniziale.”

La subentrata amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marcello Amante, ha inserito nel programma “l’improrogabile azione di recupero funzionale della palestra di via Montinari”, inseguita con un bando che prevede la realizzazione della nuova superficie di gioco in conformità con un progetto di 61mila euro, avvalendosi del 75% di fondi regionali (45.750€) e il restante 25% di cofinanziamento comunale. “La gara è stata espletata – continua l’ass. Tundo – e stanno valutando le documentazioni amministrative. Nell’arco di un mesetto potranno essere assegnati i lavori di rifacimento della pavimentazione e di sostituzione dei fari con i più moderni Led. Al momento non abbiamo la disponibilità economica, ma la palestra è sprovvista di tribuna e dei bagni per gli ospiti, quindi in futuro ci auguriamo di ampliare le opere”.

E conclude: “Abbiamo in animo di restituire alla città uno spazio per le attività sportive, per allenamenti e gare regolamentari. Sbagliare è umano, ma se andiamo a ritroso in cerca di responsabilità perdiamo solo tempo, mentre preferiamo spendere le energie per porre rimedio agli errori passati. Speriamo di realizzare i lavori e rendere la palestra fruibile entro ottobre”. Intanto, a distanza di anni che s’accavallano l’un l’altro, pesano i fondi pubblici impiegati per una struttura inaugurata pur essendo inagibile e si aggiorna il bilancio con una voce di spesa aggiuntiva a carico di regione e comune.



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