La missione 'renxit' è ufficialmente cominciata anche nel Salento. Lo conferma a tutti gli effetti il Comitato Spontaneo per il 'No' al referendum della Riforma Costituzionale in programma ad Ottobre, già formatosi nello scorso gennaio negli ambienti politici nazionali ed ora sbarcato nel territorio. Al momento, ben tre partiti del centrodestra leccese (Forza Italia, Fratelli d'Italia-AN e Noi con Salvini) avvieranno il loro lavoro di sensibilizzazione ai cittadini che, chiamati al voto dopo l'estate, dovranno decidere se dare seguito al cambiamento renziano (superamento del bicameralismo paritario, riduzione del numero dei parlamentari, contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione) oppure esprirci un netto diniego. Ed in loro rappresentanza politica, durante la conferenza stampa di annunciazione dell'iniziativa avvenuta presso l'Open Space di Palazzo Carafa, c'erano rispettivamente Pierpaolo Signore, FI-AN; Paolo Pagliaro, componente dell'ufficio presidenza FI; e Leonardo Calò, coordinatore provinciale per "Noi con Salvini".
Ad avviare il confronto davanti alla stampa locale ed altri esponenti regionali e provinciali dei vari partiti (tra i quali Aldo Aloisi e Federica De Benedetto), è proprio l'attuale consigliere comunale del Comune di Lecce:"Come al solito Renzi propaganda con questa pseudo riforma miseri risparmi di spesa e vaneggia su semplificazioni procedurali della macchina legislativa, mascherando, in realtà, un serio attentato alla democrazia rappresentativa e partecipativa del popolo italiano, e lo fa attraverso un pericolosissimo accentramento di poteri verso un solo soggetto giuridico, per giunta mai scelto da popolo". Dello stesso avviso anche il coordinatore Calò:"Questa rappresenta l'occasione buona per cacciare via Renzi, presidento d'un governo illegittimo che prende istruzioni da Bruxelles per rendere forti le banche. Vogliamo il 'No', ma allo stesso tempo vogliamo creare unione aprendo a tutte le opposizioni. Un comitato aperto, dunque. Lavoreremo anche per modificare la parte della Costituzione in vieta di esprimersi sui trattati internazionali, così come invece ha potuto fare la Gran Bretagna".
"La notizia è che finalmente il Comitato si è formato – ha detto invece Paolo Pagliaro – andando a supportare quello nazionale formatosi ad inizio anno. Un organo spontaneo che intende contraddistinguersi in base alla libertà d'azione. Dovremmo radicarlo in tutti i Comuni della provincia, permettendo agli aventi diritto al voto di conoscere le motivazioni per cui andiamo contro la volontà di Renzi.
Lo facciamo illustrandolo in dieci punti nevralgici. Occorre difendere la nostra Costituzione allargandoci a chiunque voglia collaborare, pure M5S e la cosiddetta 'sinistra del PD'. Ognuno di noi compatto al fine di raggiungere un risultato preciso: mandare a casa l'attuale governo".