Parto indolore? Finalmente in Puglia si può

A dare tra i primi la notizia è¨ la presidente provinciale del Pd, che annuncia con soddisfazione, da politico e operatore sanitario.

"Abbiamo vinto una battaglia di civiltà, la discriminazione tra le donne non poteva più continuare". E sulle assunzioni Asl fa qualche chiarimento.

Soltanto fino a ieri la situazione non era cambiata: a Lecce e provincia non vi era copertura sanitaria per garantire l’epidurale, o meglio, garantire un parto indolore per tutte le donne, 7 giorni su 7. Per le partorienti finalmente una buona notizia, tra tanto fumo nero in una Sanità devastata, tra punti nascita chiusi o dimezzati e liste d’attesa interminabili.

“Esprimo piena soddisfazione per il risvolto positivo rispetto alla risoluzione del problema riguardante la partoanalgesia finalmente inserita dalla commissione nazionale nei L.E.A. e riconoscendo così alla Puglia il diritto di applicazione – scrive Paola Povero in una nota stampa – Da tempo si era avviata una battaglia di civiltà che mi vedeva nel doppio ruolo di rappresentante politico e di operatore sanitario, attraverso questa mia posizione ho avuto l’opportunità di sollecitare le istituzioni politiche regionali e nazionali ad affrontare questa problematica”.

Raggiungiamo, poi, la presidente provinciale del Pd al telefono e ribadisce la propria soddisfazione “non era più possibile assistere a situazioni di discriminazione che vedevano chi aveva la possibilità di pagare 900€ – tariffa mai codificata da un vero e proprio listino e da una regolamentazione che negli anni ha visto latente l’A.S.L. Lecce 1 – travagliare o partorire in estremo relax magari con le cuffiette alle orecchie e chi, nel letto accanto, non avendo la possibilità economica, soffriva tutti i dolori del travaglio”.
In più, Paola Povero, da operatrice attenta alle esigenze delle pazienti, ribadisce “Al fine di appianare ogni discriminazione, avevo già suggerito in passato il pagamento di un ticket minimo per tutte, di una tariffa alla portata di ogni paziente, che potesse facilitare l’accesso alla prestazione senza l’esborso di somme inaccettabili. Le mie parole rimasero inascoltate ed ho continuato a fare il mio lavoro, nonostante non condividessi affatto la gestione dell’intera situazione legata alla partonalgesia”.

Oggi, tutto sembra superato, perché finalmente “la nostra comunità – prosegue Paola Povero – ha raggiunto una maturità politica ed etica nei confronti della donna, permettendo alla donna di vivere l’esperienza del parto in un mondo più sereno e consapevole, consentendole anche il diritto della libera scelta sulla modalità e sullo svolgimento della nascita del figlio.
In queste ore, infatti, l’Assessore Elena Gentile, soltanto da pochi mesi con delega alla Sanità, sta predisponendo la delibera regionale attuativa la regolamentazione riguardante la parto analgesia. “E’ di mio auspicio che vi sia immediata esecuzione della normativa – prosegue la presidente Pd – e attuazione della stessa in tutto il territorio”.

Inevitabile, poi, il passaggio dalle polemiche montate intorno alla delibera della Giunta regionale pugliese, che prevede nuove assunzioni nella Sanità. Con tale delibera si consentirà alle Asl di coprire circa 800 posti dalle liste di mobilità oppure, se non bastasse, attingendo da un concorso pubblico. La ripartizione ad oggi risulta essere la seguente: 158 a Taranto, 60 a Brindisi, 29 a Lecce, 26 a Foggia e nessuna alla Bat. Da qui la levata di scudi da parte di molti rappresentanti politici e istituzionali che hanno gridato alla scandalo per cui Lecce risulterebbe essere una provincia di serie B.

“In questi giorni non ho voluto dire la mia – afferma la presidente democratica – per evitare che la polemica montasse ulteriormente. Ma un chiarimento va fatto: innanzitutto va detto che la Asl di Lecce risulta l’Azienda Sanitaria che in passato ha investito più soldi per il personale; punto due,: il piano va da gennaio 2014 a gennaio 2015 e ci sono diverse tranches, quella di cui parliamo oggi è la prima che non penalizza il Salento, ma piuttosto tiene conto dell’investimento della Asl e della spesa prevista in bilancio. Già tra due mesi arriverà la seconda tranche per cui vi saranno altre assunzioni, fino al completamento del tutto a gennaio 2015. Prima di parlare occorre conoscere gli atti, la Sanità è troppo spesso campo di strumentalizzazioni politiche che falsificano gli obiettivi”.

“Io per prima – conclude Paola Povero – mi sono fatta portatrice di dubbi e perplessità davanti all’assessore Gentile che conosco personalmente, visto il clima che si stava creando. Va detto che in pochi mesi, l’assessore è stato capace di mettere in atto una rivoluzione culturale  della Sanità, così come aveva già fatto nel Welfare. E non può nemmeno essere accusata di campanilismo, perché, ad esempio, a Foggia, che è la sua provincia, non ha previsto alcun trattamento di favore, anzi…”



In questo articolo: