Piazza Libertini, un bando per il trasferimento degli ambulanti: 48 postazioni a Settelaquare

La Giunta Comunale ha approvato in un bando le procedure di selezione degli operatori ai quali assegnare 48 postazioni del mercato di Settelaquare. Una proposta che, però desta ancora dei dubbi.

Da Piazza Libertini a Settelaquare. Un pezzo di “storia”, potremmo dire, quello del mercato leccese. Esattamente lì, in quell’area situata alle spalle del Castello Carlo V, diversi venditori ambulanti hanno ramificato il loro business. Fondato, tra i suoi vari punti forti, nella location in pieno centro. Dello spostamento fisico di questo commercio se ne discute da tempo, in realtà. E adesso, la Giunta comunale ha approvato le procedure per selezionare gli operatori ai quali assegnare ben 48 postazioni proprio a Settelequare. Un bando che, peraltro, parla chiaro. Le strutture saranno infatti destinate soltanto a coloro che ne faranno richiesta, per poi cedere in seguito i rimanenti box ad altre attività commerciali. La maggior parte dei commercianti, però, non si trova d’accordo con le intenzioni di Palazzo Carafa.
 
Del resto, spostarsi da un luogo dove pulsa il cuore della cittadinanza – tra uffici, bar e attività varie – ad un altro piuttosto periferico potrebbe, forse, determinare un calo degli affari. O almeno, la paura di molti addetti ai lavori è questa. L’Amministrazione, ad ogni modo, metterà a disposizione il rilascio del posteggio per la durata di dieci, così da assicurare l’ammortamento degli investimenti e i costi di avviamento delle eventuali attività. Si vedrà, dunque, chi parteciperà o meno al bando. Nel fattempo, sulla questione interviene Giorgio Pala, presidente dell’Associazione “Carpe Diem”: “Lo spostamento degli ambulanti di Piazza Libertini nelle strutture di Settelacquare sarebbe suicida per la maggior parte di essi: un mercato degno di tale nome deve essere all'aria aperta e al centro della città, attirando flussi di clienti che difficilmente potrebbero essere della stessa entità nelle zone periferiche”.
 
Da un lato – sottolinea Pala – si dovrebbe riqualificare e rilanciare il mercato di Piazza Libertini, dotandolo di strutture moderne e stilisticamente più decorose, “in grado di inserirsi in maniera armoniosa nella splendida cornice paesaggistica del Castello Carlo V che sorge alle spalle delle bancarelle”. Dall'altro lato sarebbe opportuno sfruttare al meglio le strutture di Settelacquare, cioè i 48 box che  – sempre a detta di Pala – dovrebbero venire “destinati con bando pubblico (così come si sta facendo) a tanti giovani imprenditori con la volontà di investire e di realizzare una decentralizzazione della movida leccese, troppo spesso appiattita sul centro storico e sicuramente sfavorita dalla carenza di parcheggi che rendono impossibile raggiungere facilmente tutti i locali”.
 
Dunque: “un mercato storico rinnovato in Piazza Libertini (senza cacciare nessuno…) e una nuova zona della movida leccese decentralizzata grazie ai 48 box disponibili a Settelacquare”.
 
L'amministrazioneconcluderaccoglierà questa sfida o si appiattirà sul muro contro muro con i commercianti di Piazza Libertini?”.



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