Primarie Pd. Corsa a 3 al fotofinish

Tutto pronto per le primarie PD. Si voterà in una sola giornata e la scelta è¨ su tre candidati: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati.

Election day. Tutto in 12 ore. Nei gazebo allestiti in tutte le città d'Italia gli elettori sono chiamati a scegliere tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. In serata potrebbe già esserci il nome del nuovo segretario del Partito democratico

Al termine di questa giornata festiva, i Democratici potrebbero avere un nuovo segretario se uno dei tre candidati tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati supererà il quorum del 50%. A corsa finita la parola passa ora agli elettori, chiamati ad esprimere la propria preferenza nei gazebo allestiti in tutte le città d'Italia, dalle 8.00 alle 20.00. Ben novemila sparsi da Nord a Sud dove possono recarsi tutti i cittadini che hanno compiuto i 16 anni. Giovanissimi ma anche immigrati, se in possesso di regolare permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, e non iscritti al partito. Per votare, bisogna presentare un documento di identità e la tessera elettorale. È previsto, inoltre, un contributo di 2 euro per le spese organizzative, che pagheranno solo i non iscritti al Pd. 

Come ogni campagna elettorale che si rispetti, i tre candidati hanno girato in lungo e largo per l’Italia, si sono confrontati su programmi e iniziative, hanno cercato di parlare tra la gente e alla gente ed anche in rete i sostenitori, soprattutto, negli ultimi giorni, hanno contribuito a spostare la lancetta su questo o quell’argomento considerato fondamentale o determinante nella corsa alla vittoria. Basti pensare, come riporta il corriere.it che da sabato 16 novembre ad oggi sono stati pubblicati on-line oltre 630 mila commenti, al ritmo di quasi 29 mila post al giorno, 1.193 all’ora, quasi tutti (il 90%) via Twitter. Una mole di dati imponente che non solo può raccontare diversi aspetti della competizione ma anche essere specchio di quella che sarà l’intenzione di voto odierno.

Social network o  no, il super favorito sembra essere Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze secondo i sondaggi sarebbe la persona designata a guidare il Partito nei prossimi mesi, forse anni dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani e la parentesi di Guglielmo Epifani. Moltissimo dipenderà però dal numero dei votanti e dalle percentuali con cui sarà eletto il nuovo leader.L'obiettivo è raggiungere i due milioni di votanti anche se le stime fanno pensare di essere comunque lontani dai tre milioni dell'ultima sfida tra Bersani e Renzi e dai cinque delle primarie che incoronarono Prodi.

Eppure fino a quando l’ultima scheda non sarà letta è bene sempre ricordare che  se è vero che ci sono dei favoriti, altrettanto certo è che la partita potrebbe essere ancora aperta.



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