‘Qatargate? La fine dell’Europa dei tecnocrati’. L’editoriale di Claudio Puglielli

Riceviamo e pubblichiamo l’editoriale del Presidente di Voce nazionale, Claudio Puglielli. La necessità di passata dall’Europa dei tecnocrati all’Europa dei Popoli.

Cosa è il Qatargate? Semplice. È il rumoroso tonfo dell’Europa tecnocratica e di alcuni personaggi trovati con le mani sporche di “rubata” marmellata…

A pensar male, invero, non si può non pensare che altri si siano ben lavate le proprie mani ma ci piace considerare che altri ancora siano immacolati e solo inseriti in un meccanismo che stride reiteratamente e suscita non poche irritazioni, non solo nervo-acustiche, a tanti cittadini componenti popoli che ancora oggi si interrogano sulla reale valenza di un’Europa che non risulta essere unita né tantomeno quella desiderata…

Da due anni, sin dai primi vagiti, Voce Nazionale continua a parlare di Stati Uniti d’Euripa e ci conforta constatare come più di qualcuno, anche cosiddetto politico, abbia inteso “raccattare” ciò che noi gridiamo dalle Alpi a Pantelleria, e non solo, raccogliendo le nostre stesse sollecitazioni, con il peccato, tuttavia, di volersi intestare l’uovo di Colombo…

Con il nostro Centro Studi della Segreteria Politica, già nel trascorso mese di settembre, abbiamo concluso una definita compilazione, in corso di distribuzione, dal titolo ‘L’idea federalista‘ nella quale abbiamo tradotto nero su bianco ciò che ricerche ed approfondimenti di pensiero dei vari popoli d’Europa, ciascuno con la propria sovranità, hanno evidenziato con la logica conclusione della necessità di avere un Europa Dei Popoli che sia forte, coesa e degna di tale nome.

Al proposito è bene puntualizzare, per coloro che lo desiderassero, che si può contattare, mediante i canali classici, la nostra Segreteria Operativa per trarne una copia, a titolo doverosamente gratuito, onde prenderne compiuta contezza.

Ci corre l’obbligo concludere con una sola notazione: in Italia è assordante il silenzio posto in essere dai politici delle varie fazioni, atteso che taluni non ne hanno parlato ed altri ancora, quasi sommessamente, hanno liquidato la faccenda come se un ristretto nucleo di birbanti abbia incautamente colto dei limoni dall’albero del malcapitato contadino…

Altrimenti ad oggi sembra essere quasi in una scena kafkiana, di quelle che nessuno meglio del grande scrittore aveva affrescato: ‘Mi sono vergognato di me stesso quando ho capito che la vita è un ballo in maschera al quale mi sono presentato con il mio volto vero’.



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