In attesa della data fissata, crescono i sostenitori dell’uno o dell’altro “schieramento”. A Galatone, proprio in questi giorni, si è costituito il comitato “#scelgono” composto da esponenti del Partito Democratico locale e da cittadini che hanno scelto di crociare la parola no sulla scheda elettorale. L’obiettivo quello di promuovere iniziative pubbliche che aiutino i cittadini ancora indecisi o incerti a formarsi una propria opinione sul testo della riforma, sulla base di una corretta informazione.
«Le critiche che muoviamo alla riforma che interviene su ben 47 articoli, – spiega Salvatore Zizzari, responsabile del comitato di Galatone – riguardano il merito e il metodo. Nel merito è una riforma che non semplifica, ma moltiplica i procedimenti legislativi incrementando la confusione. Non riduce i costi della politica, non migliora la qualità dell’iter legislativo, ma sottrae importanti spazi alla sovranità popolare perché avremo un senato di nominati che saranno sindaci e consiglieri regionali, che svolgeranno quel ruolo come un dopolavoro e in più sino a quando dura il mandato amministrativo». Per Zizzari, insomma, si tratta di una riforma fatta male non solo perché sottrae ai cittadini la possibilità di ‘scegliere’, ma perché accentra il potere nelle mani di pochi.
«La riforma, così com’è stata congeniata dal governo Renzi, non ci convince per diverse ragioni. – afferma Annatonia Margiotta, componente della segreteria provinciale del PD e del Comitato Provinciale e cittadino #scelgono – solo per fare qualche esempio, il modo in cui sono stati scritti gli articoli da modificare è molto articolato, comprensibile perlopiù agli “addetti ai lavori”. Come fa il cittadino medio, cui si chiede di andare a votare, ad essere consapevole di cosa sta facendo?».
Non mancano polemiche anche sulla composizione del senato, poiché se i sostenitori del SI’ si fanno forti della riduzione del numero dei componenti della seconda camera, per i sostenitori del NO, invece, siamo dinanzi ad una pericolosa involuzione democratica.
‘Semmai dovesse vincere il Si, 95 Senatori su 100 saranno consiglieri regionali e sindaci che godranno dell’immunità parlamentare. I 21 sindaci – scrivono da Galatone – scelti uno per Regione non certamente dai cittadini, diventeranno Senatori per cinque anni e godranno dell’immunità parlamentare che significa niente intercettazioni, perquisizioni, arresti, senza l’autorizzazione del Senato. Così, assisteremo impotenti al dilagare dell’illegalità’.
Referendum Costituzionale. Anche a Galatone un comitato grida le ragioni del NO
Se il Presidente del Consiglio Matteo Renzi fa il tour in tv e nelle piazze d’Italia per spiegare le ragioni del SI’, sono tante le iniziative che vanno in senso opposto. A Galatone nasce il comitato #scelgono